Nella bagarre sul Fondo Salva-Stati del Mes tra il Premier Conte e il Centrodestra, è stato inevitabile “tirare in ballo” l’ex Presidente del Consiglio Mario Monti, protagonista della precedente fase di forte crisi economica (che fece cadere il Governo Berlusconi a fine 2011) e soprattutto tra gli artefici dei primi trattati sul Mes proprio dopo l’inizio portato avanti dal Centrodestra a guida Forza Italia. Intervenendo nella trasmissione di Rai Radio1 “Un Giorno da Pecora” il senatore a vita dice la sua sull’intero caos nato attorno al Meccanismo Europeo di Stabilità, ancora oggi al centro delle discussioni nell’odierna riunione dei Ministri dell’Economia in area Ue:
«Se mi avvarrei del Mes se fossi il governo italiano? Si, guarderei con esasperata attenzione com’è la situazione della alla condizionalità. Se ci fosse la condizionalità per cui i soldi prestati per rafforzare il sistema sanitario devono esser spesi proprio in quello e non per esempio, come sesto finanziamento ponte ad Alitalia. Ecco, questa condizionalità qui anzi auspicherei che ci fosse». Il no secco che viene ribadito da Lega, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle si radica sul fatto che al Mes light in atto ad oggi nel pacchetto da 540 miliardi di aiuti Ue anti coronavirus vedono il timore di nuove condizionalità immesse “all’ultimo” modificando l’impianto iniziale dell’accordo.
MARIO MONTI “SALVINI E MELONI NON CAMBIERANNO IDEA..”
Ed è su questo che Mario Monti sfodera l’ascia di guerra (politica) «va visto molto molto bene il testo del Mes che andrebbe firmato. Però quello che dicono queste persone è in gran parte il frutto di come operano le nostre società coi social media». La frecciatina viene subito colta dal duo di conduttori Geppi Cucciari e Giorgio Lauro che pur con la loro vena simpatica a satirica, chiedono “conto” a Monti di quell’accusa: «Loro hanno creato coi social media negli ultimi sei mesi il mostro Mes, lo hanno diffuso sui social scatenandolo contro tutti i loro avversari. E io credo che se di colpo, per ipotesi, Salvini, Meloni e nel M5S dovessero convincersi che a certe condizioni il Mes sarebbe una cosa di cui approfittare non riuscirebbero a cambiare le posizioni ufficiali». Il motivo in realtà è “semplice”, secondo Monti infatti i leader di Lega, M5s e FdI «hanno scatenato un mostro sui social, contro di me e contro altri. E quando si scatenano i mostri poi è difficile far prevalere la ragione».