Giallo Mario Paciolla: il caso a Le Iene

Il mistero attorno alla morte di Mario Paciolla, cooperante italiano trovato senza vita in Colombia il 15 luglio 2020, sarà al centro della puntata di oggi della trasmissione Le Iene. Ad oltre un anno dal ritrovamento del 33enne impiccato nella sua casa di San Vicente del Caguán, alle porte dell’Amazzonia colombiana, ancora non è del tutto chiaro cosa sia accaduto. “Da quel terribile giorno la nostra vita è rimasta sospesa nella sofferenza e nel dolore”, hanno commentato i genitori del giovane in una lettera-appello pubblicata sul quotidiano Repubblica. Secondo la famiglia di Mario, non si sarebbe trattato affatto di suicidio.



Sulla vicenda da qualche mese sarebbe calato un silenzio assordante nonostante l’appello dei genitori di Mario a non spegnere i riflettori. Le indagini starebbero procedendo ma l’omertà, anche tra i colleghi di Mario, starebbe rallentando il lavoro dei magistrati. Intanto, ad oltre un anno dalla morte del 33enne non si sa ancora cosa sia accaduto in quella casa. Per le autorità colombiane si sarebbe trattato di suicidio mentre le indagini della procura di Roma proseguono nel massimo riserbo.



Morte Mario Paciolla: la verità nei suoi ultimi giorni?

Chi era Mario Paciolla? Giovane attivista, dopo la laurea in Scienze Politiche all’università di Napoli aveva lavorato già all’estero ma dal 2018 collaborava con la missione Onu sulla verifica degli accordi di pace tra il governo locale e le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia). Si trattava di un lavoro particolarmente delicato e solo 5 giorni dopo quel terribile 15 luglio sarebbe dovuto rientrare in Italia. Il giorno prima della sua morte aveva già comprato il biglietto. Ai genitori Mario Paciolla non aveva nascosto i suoi timori e per questo aveva auspicato di fare presto ritorno in Italia. Temeva soprattutto per la sua incolumità.



La sua morte fu classificata sin da subito come suicidio ma i dubbi sul fatto che si sia trattato di omicidio non mancano e su questo starebbe lavorando la procura di Roma. “Sappiamo che la verità su nostro figlio è nascosta negli ultimi cinque giorni della sua vita. Non ci fermeremo mai”, ha commentato la mamma Anna, come riferisce anche Today. Una svolta su quanto accaduto, tuttavia, appare ancora molto lontana.

Cosa non torna nell’intera vicenda

Tanti gli elementi che non tornano nella vicenda di Mario Paciolla. Il suo corpo fu rinvenuto impiccato con un lenzuolo, ma nella stanza erano presenti tracce di sangue. Le autorità colombiane inoltre permisero l’ingresso di alcuni membri dell’Onu che con la loro presenza alterarono la possibile scena del crimine. L’appartamento fu ripulito e questo complicò ulteriormente le indagini. Per le autorità colombiane, Mario si sarebbe suicidato autoinfliggendosi ferite da taglio.

In Italia è stata effettuata una seconda autopsia sul corpo di Mario Paciolla. I medici italiani hanno constatato che la ferita sul collo della vittima non sarebbe compatibile con l’impiccagione e non avrebbe potuto procurare il decesso. Neppure questa seconda autopsia, quindi, ha dato una risposta definitiva al giallo per il quale sarà utile l’esito dell’esame tossicologico. Una giornalista investigativa del posto ed amica di Mario ha eseguito una ricostruzione secondo la quale ci sarebbe stato un omicidio legato alla fuga di notizie relativa a un rapporto che avrebbe portato alle dimissioni nel 2019 dell’allora ministro della Difesa del governo colombiano, Guillermo Botero. Mario stava lavorando ad un rapporto scomodo che tuttavia non rimase riservato. Potrebbe essere questa la chiave del giallo ancora senza una soluzione?