Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico tra i più seguiti, sulle pagine de Il Mattino affronta il tema della terra che trema ai Campi Flegrei. Per l’esperto, “non lo scopriamo oggi che sono un’area ad altissimo rischio vulcanico. Uno dei posti più pericolosi al mondo, non per niente tenuto sotto strettissima sorveglianza scientifica. E cosa è stato fatto per mitigare il rischio, per scongiurare possibili tragedie? Nulla”. Per il geologo, invece, bisognava “lavorare seriamente sulla prevenzione. Ma non negli ultimi tempi: negli anni, con metodo, con cura. Scoraggiando, per cominciare, nuovi flussi abitativi. Mi dicono che a Pozzuoli da anni non si costruiscono nuove case”. Inoltre “tutta l’area è fin troppo densamente popolata”. La gente dorme infatti su “27 delle 29 bocche vulcaniche attive: non esattamente una cosa saggia”.
Adesso è troppo tardi: “Si tratta di inculcare nelle persone automatismi che avrebbero dovuto imparare nel tempo. Il rischio che il panico, in caso di effettiva emergenza, impedisca ai cittadini di muoversi con lucidità – per cui invece di seguire le regole diffuse dalle istituzioni si fa di testa propria, peggiorando le cose – è sempre altissimo: figurarsi se di queste regole si ha solo un vago ricordo, una vaga idea”. L’esperto spiega che “un piano di evacuazione di solito prevede dei punti di raccolta presso i quali recarsi a piedi e con non più di una valigia con l’essenziale”.
Mario Tozzi: “Eruzione? Guai in tutto il Paese”
La terra ai Campi Flegrei continua a muoversi. Quanto è reale però il rischio di un’eruzione vulcanica? “Gli scienziati, tutti di altissimo profilo, restano prudenti. Le eruzioni non sono prevedibili. Ma nel passato ce ne sono state, come è ampiamente noto. E una, quindicimila di anni fa, quella che generò il tufo di Napoli, fu devastante: la più forte mai registrata del Mediterraneo”, spiega Mario Tozzi. Se dovesse succedere “ci sarebbero guai seri in tutto il Paese”.
Alcuni segnali potrebbero esserci ma non ci sarebbe il tempo per agire se non si lavora bene: “Tre giorni per evacuare 500mila persone? Tutto sta a prepararle bene”. Infine, Mario Tozzi conclude: “Il mio consiglio, ai cittadini e ai loro amministratori, è di ascoltare i tecnici. L’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia, che è il più antico al mondo, sono retti da scienziati e rigorosi: fidiamoci di loro, seguiamo le loro indicazioni con serietà, senza dividerci. In questo momento l’ultima cosa che serve è la polemica”.