Il giovane Mario Tricca dopo la quarta edizione de Il Collegio, vola da Simona Ventura ospite de Settimana Ventura. Di recente, ha dovuto precisare di essere eterosessuale, dopo alcuni fraintendimenti sul suo orientamento. “Dato che ho notato che alcuni giornali di basso rilievo da ieri hanno scritto titoli più che fraintendibili sulla mia sfera sessuale, ribadisco fermamente che sono maschio etero e mi piacciono le ragazze. Basta speculare sulla mia persona per rendere visibili i vostri articoli”, ha scritto su Instagram particolarmente amareggiato. Il 16enne però, dovrebbe anche sapere che domandare a qualcuno: “Ma sei gay?”, non corrisponde di certo ad un insulto. Durante una intervista con FanPage invece, l’alunno modello si è raccontato a 360°, svelando di essere un ragazzino determinato, pieno di interessi e passioni: “che vanno dalle più creative alle più pratiche e sportive. Nonostante alcuni timori giustificabili per la mia età, dopo questa esperienza posso dire che la mia più grande ambizione è quella di distinguermi dalla massa in modo originale, rimanendo però sempre fedele a me stesso e senza farmi influenzare da nessuno, perché essere autentici è basilare nella vita, così come l’umiltà e la forza di volontà è tutto nella vita”.
Mario Tricca ospite de La Domenica Ventura
Mario Tricca intervistato da FanPage rivela anche di essere una persona che pur rispettando gli altri sa come farmi valere. Accusato di “recitare troppo” durante Il Collegio, il suo sogno nel cassetto – casualmente – risiede proprio in quel determinato campo: “Da grande io voglio fare l’attore ed avere un futuro in ambito cinematografico, senza dimenticare lo studio e la cultura personale che sono la chiave di tutte le porte! Spero di riuscire a diventare qualcuno nella vita, ed essere ricordato come Mario Tricca e non solo come quello del Collegio, perché considero questa mia esperienza televisiva non come un punto di arrivo ma come un punto di partenza”. Lui però sostiene anche di non essere stato condizionato dalle telecamere: “Assolutamente no! Dopo i primi giorni ho cominciato a non farci più caso, sembrava veramente di essere tornati nel 1982…”.