“Non partecipiamo al voto a questo provvedimento perchè non ne condividiamo nè parte del merito nè il metodo, ma questa nostra posizione si sottrae alla logica della fiducia al Governo e dire che si indebolisce l’azione del Governo quando si sta cercando di indicare con chiarezza la linea politica è falso”, così Mariolina Castellone, capogruppo M5s al Senato, nella sua dichiarazione di voto sulla fiducia posta dal Governo sul decreto legge Aiuti.
Come ben sappiamo, il Movimento 5 Stelle non ha votato e ha innescato una crisi di governo che ha portato alle dimissioni del premier Mario Draghi. Spiegando le ragioni dei pentastellati, Mariolina Castellone ha precisato: “Chi vuole confondere i piani lo fa per strumentalizzare la situazione e dare a noi la colpa del momento di sofferenza che il Paese sta vivendo”. E ha richiamato “tre concetti che abbiamo sentito spesso quest’Aula: responsabilità, stabilità, dignità. La responsabilità non è tacere, non è far finta che i problemi non esistano. Irresponsabili non siamo noi, irresponsabile è chi non dà risposte al Paese. La stabilità si costruisce su basi solide, sulle azioni che il Governo mette in campo”.
MARIOLINA CASTELLONE E LE RAGIONI DEL M5S
Ospite più tardi di Tg La7, Mariolina Castellone ha spiegato che la linea del Movimento 5 Stelle è quella seguita dal non voto in consiglio dei ministri, poi alla Camera e infine al Senato, dove è stato deciso di non votare nel merito di un provvedimento. “Invece c’è tutta la nostra disponibilità a dare la fiducia al governo in una eventuale verifica a meno che Draghi non dica che vuole smantellare il reddito cittadinanza o demolire pezzo per pezzo ogni nostra singola misura, dal decreto dignità al cashback”, ha proseguito l’esponente grillina. Mariolina Castellone ha inoltre rivendicato l’atteggiamento costruttivo del Movimento, indisponibile a smantellare i provvedimenti bandiera dei grillini: “Bisogna definire con chiarezza la linea politica che il governo vuole seguire in questi ultimi mesi di legislatura e per questo ci aspettiamo risposte sulla lettera che Conte ha consegnato a Draghi. La responsabilità di una forza politica è non restare per le poltrone ma dire al governo o si cambia adesso o è tardi. Siamo al governo e dobbiamo incidere”.