Se della vicenda politica di Nilde Iotti si conosce quasi tutto, è più complicato, invece, ricostruire i fatti che hanno caratterizzato la sua vita privata insieme a Palmiro Togliatti. I due adottarono una bambina, tale Marisa Malagoli, subito dopo l’eccidio delle Fonderie Riunite di Modena del 1950. Nella strage era rimasto coinvolto uno dei fratelli della piccola, Arturo, che all’epoca aveva soltanto 22 anni. Nel novembre scorso, Marisa ha rilasciato un’intervista al Corriere in cui ha parlato a lungo del rapporto con i suoi due genitori adottivi, che le permisero di studiare. Togliatti, in realtà, venne a mancare molto presto, colpito da un ictus mentre si trovava in Russia. Era il 1964: nessun sospetto sulle circostanze della morte, dal momento che – sottolinea Marisa – la sua salute era già compromessa. “Nell’attentato subito nel ’48 gli avevano dovuto asportare mezzo polmone; negli anni successivi aveva avuto altre di quelle che, di questi tempi, chiameremmo patologie pregresse”, ricorda la figlia. (agg. di Rossella Pastore)
Chi è Marisa Malagoli Togliatti figlia di Nilde Iotti?
Marisa Malagoli Togliatti è la bambina che Nilde Iotti e Palmiro Togliatti adottarono negli anni Sessanta. Oggi quella bambina ha 77 anni e alle spalle una carriera di psichiatra e docente universitaria di grande fama. I suoi genitori adottivi le diedero quelle opportunità che la sua famiglia d’origine, essendo molto povera, non era in grado di garantirle. Marisa li chiama per cognome, ‘Togliatti’ e ‘Iotti’, mentre all’epoca li chiamava ‘zio’ e ‘zia’, per rispetto verso i suoi genitori.
Nella vita quotidiana, in realtà, erano persone molto divertenti, “distanti dall’immagine sobria e austera che avevano in pubblico”. Non solo: “Si rideva e si scherzava molto, dentro casa. E si coltivavano passioni, come dire, normali”. Lo racconta la stessa Marisa in un’intervista rilasciata nel 2020 al Corriere della Sera: tanto per fare un esempio, “Togliatti non poteva fare a meno dell’enigmistica”. “Lo ricordo là, col giornale in mano, impegnato nel cruciverba senza schema, che risolveva sempre. E poi il cinema: amava molto Rossellini e Visconti, di cui era amico. Ricordo la volta che andammo al cinema Barberini nel 1963 a vedere Il Gattopardo. A lui piacque anche se alcuni critici di sinistra l’avevano stroncato”.
Marisa Malagoli Togliatti parla della sua seconda famiglia
La storia tra Nilde Iotti e Palmiro Togliatti fu molto ostacolata dal Partito Comunista. Quando arrivò lei, però, la situazione si era già stabilizzata: “Però Nilde, per esempio, nella sua Reggio Emilia a volte l’hanno criticata e in alcuni casi il partito dovette candidarla altrove, a Bologna o nelle Marche”. Oltre a lei, Togliatti aveva avuto un altro figlio, Aldo, che passò buona parte della sua vita ricoverato in un istituto. Lei lo ricorda così: “Un giorno venne a visitarlo Giovanni Bollea, il padre della neuropsichiatria infantile. La sindrome di cui soffriva era chiara, chiari anche i sintomi, purtroppo. Pensi che intreccio: è stato fino alla sua morte in una clinica a Modena, la mia città, accudito prima da un compagno che si chiamava Onelio Pini, che gli portava le sigarette e le parole crociate, passione ereditata dal padre. Poi, alla fine, da un’infermiera che era molto amica di mia sorella, che mi aggiornava costantemente. Si chiamava Marisa, come me…”.
Marisa Malagoli Togliatti: uno dei suoi fratelli venne ucciso a 22 anni …
Marisa Malagoli Togliatti nacque nel 1944 in una famiglia contadina di Nonantola (Modena). Uno dei suoi fratelli venne ucciso a 22 anni dalla polizia insieme ad altri cinque operai. L’eccidio avvenne nelle Fonderie Riunite di Modena, dove le forze dell’ordine stavano tentando di impedire l’occupazione della fabbrica contro i licenziamenti. Durante una visita di Togliatti a Modena, insieme a Nilde Iotti, il politico decise di ospitare da lui a Roma uno dei fratelli Malagoli per permettergli di studiare. La prescelta fu proprio Marisa: dopo sette anni, la piccola potè aggiungere al suo cognome il cognome di Togliatti.