Arrivano nuovi drammatici aggiornamenti a Mariupol, dove l’esercito russo sta assediando l’acciaieria Azovstal. Secondo quanto confermato dalle agenzie internazionali, vi sarebbero anche un migliaio di civili all’interno della struttura. C’è grande tensione per i possibili sviluppi, anche a causa di un’intercettazione tra un militare russo e la moglie: da Mosca sarebbe partito l’ordine “di radere al suolo” l’acciaieria.
Secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa russo, il Cremlino ha chiesto al governo di Kiev di fare uscire tutti i civili dall’acciaieria Azovstal a Mariupol. L’agenzia Ria Novosti ha accusato l’Ucraina di utilizzare la popolazione civile come “scudo umano è terrorismo”. Pochi minuti fa è arrivata la nota del parlamentare ucraino Sergiy Taruta: i russi avrebbero lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all’Azovstal: “Secondo le mie informazioni, ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini”. (Aggiornamento di MB)
RUSSIA LANCIA ULTIMATUM ALL’ACCIAIERIA AZOVSTAL A MARIUPOL
«Le forze speciale russe hanno iniziato l’assalto all’acciaieria Azovstal di Mariupol»: lo denuncia Eduard Basurin, rappresentante della milizia popolare del Donetsk, subito ripreso dal Governo di Kiev che conferma come su Mariupol sia calato «l’assedio finale contro la nostra resistenza».
Di contro, il leader dell’autoproclamata “Repubblica Popolare di Donetsk” Denis Pushilin sottolinea come sia giunto il momento di «liberare Azovstal il prima possibile. I nazionalisti depongano le armi entro le ore 12 di oggi»: l’ultimatum russo, insomma, è lanciato e vede coinvolti i vari soldati ucraini presenti ancora attorno/dentro la mega acciaieria di Mariupol. La presa di Azovstal rappresenta ormai la “simbolica” presa di Mariupol: qui infatti si è asserragliato l’ultimo bastione rimasto del battaglione Azov, caduto questo la resa della città sarà questione di ore. Diverse fonti di intelligence occidentale ritengono che la Russia potrebbe lanciare le micidiali bombe “bunker buster” viste già nei cunicoli di Aleppo, ma occorrerebbe avere precisa conoscenza dei sotterranei della maxi azienda metallurgica il che al momento non è in mano alle truppe russe. «Lo stabilimento Azovstal è uno spazio enorme con così tanti edifici che i russi semplicemente non possono trovarli. Sono territori molto vasti che non possono essere distrutti dall’aria, per cui i russi stanno usando bombe di calibro pesante», ha spiegato un analista militare ucraino, Sergiy Zgurets, al “Guardian”.
CHI C’È NELLA ACCIAIERIA DI MARIUPOL; AZOV, CIVILI E…
La “Metallurgical Combine Azovstal” è una delle più grandi aziende di laminazione di acciaio in Ucraina che rendevano prima della guerra Mariupol una delle città industriali più importanti dell’Est Europa: oggi è un immenso campo di battaglia, ricco di cunicoli e sotterranei oltre che di “scudi logistici” in grado di offrire alle sacche di resistenza ucraina notevoli possibilità di scagliare gli ultimi attacchi agli invasori russi.
Il battaglione Azov qui ha trovato un’ottima “fortezza” per lanciare le offensive contro l’esercito filo-russo, ma i rifornimenti e le energie cominciano a scarseggiare e per questo Zelensky ormai ogni giorno ribadisce l’appello all’Occidente per l’invio di armi e viveri in Mariupol. Il progetto di Vladimir Putin di arrivare al 9 maggio – festa nazionale di vittoria sulla Germania nazista – con “lo scalpo” di Mariupol potrebbe non bastare, specie se la resistenza all’acciaieria dovesse proseguire ben più del previsto: da qui il tentativo di accelerare i tempi per la Russia, con il lancio dell’assedio su Azovstal avvenuto stamane. «Basta a questa resistenza insensata, deponete le armi», ribadisce l’ultimatum delle milizie russe, cui replica il Consiglio Comunale di Mariupol che parla di almeno 1000 civili presenti e nascosti nei rifugi sotto l’acciaieria. Qui le forze filo-russe del Donetsk smentiscono vi possano trovare civili nei sotterranei («noi colpiamo solo obiettivi militari»), mentre Kiev conferma le autorità cittadine: la CNN ha riportato un video che mostra donne e bambini ucraini mentre si rifugiano nel seminterrato dell’acciaieria Azovstal, pubblicato su Telegram ieri sera dal battaglione nazionalista Azov. Il comandante del reggimento ucraino, Denys Prokopenko, ha poi spiegato che ormai da ore le forze russe stanno sparando sull’impianto che si snoda su circa 11 chilometri quadrati, disseminati di edifici, altoforni, binari e cunicoli.