Mark Rutte può contare anche sul sostegno di Viktor Orban per la sua candidatura alla guida della NATO: a sbloccare l’impasse è stato proprio il leader dell’Ungheria. Finora la nomina del premier dell’Olanda era ostacolata dall’opposizione di Orban, che più volte si è schierato contro gli aiuti militari all’Ucraina dopo l’invasione da parte della Russia. Inoltre, in passato i due si sono scontrati anche nell’Ue tra diritti degli omosessuali e le riforme giudiziarie portate avanti dal governo ungherese. Ma l’incontro di lunedì sera tra Rutte e Orban, a margine della cena tra i leader Ue a Bruxelles, è stato risolutivo, perché ha sciolto un nodo chiave nella scelta del nuovo segretario generale della NATO.



Il retroscena svelato dal Financial Times, secondo cui Rutte avrebbe promesso all’Ungheria un opzione di “opt-out” dell’attività della NATO a sostegno dell’Ucraina, in cambio del via libera della nomina, ha trovato conferma nel tweet del leader dell’Ungheria. “Con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg abbiamo concordato che nessun membro del personale ungherese prenderà parte alle attività dell’Alleanza in Ucraina e nessun fondo ungherese sarà utilizzato per sostenerle“, ha scritto Orban su X, sottolineando che il suo obiettivo è “garantire che questo accordo possa resistere alla prova del tempo“, quindi visto che “Rutte ha confermato il suo pieno sostegno a questo accordo e continuerà a farlo“, l’Ungheriaè pronta a sostenerlo alla guida della Nato“.



MARK TUTTE ALLA NATO: VIA LIBERA ANCHE DALLA SLOVACCHIA

L’idea di garantire all’Ungheria l’opzione di non partecipare ad alcune iniziative della NATO per l’Ucraina era stata paventata di recente dall’attuale segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, ma due fonti che sono a conoscenza del colloquio che c’è stato tra Mark Rutte e Viktor Orban al Financial Times hanno rivelato che il primo ha confermato l’intenzione di portare avanti il compromesso. La strada sembra spianata per il premier olandese, che può contare sull’appoggio del presidente Usa Joe Biden.



Mancavano all’appello Slovacchia e Romania, ma dopo il via libera dell’Ungheria, anche la Slovacchia ha annunciato di sostenere il politico olandese. Il presidente Peter Pellegrini, dopo una consultazione del primo ministro Robert Fico anche con l’altro candidato, il presidente romeno Klaus Iohannis, ha annunciato che la Repubblica slovacca sosterrà Rutte, ma in cambio chiede aiuto all’Olanda per la propria difesa aerea, tema su cui Rutte si è già sbilanciato, esprimendo la sua volontà di occuparsene in futuro.