Mark Wahlberg
non poteva avere idea del doppio lavoro che avrebbe dovuto fare per Tutti i soldi del mondo, film verrà trasmesso da Rai 1 in prima visione nel prime-time di oggi, venerdì 15 maggio 2020. Nella pellicola, l’attore recita il personaggio di Fletcher Chace, ovvero la spia della famiglia Getty a cui il magnate del petrolio chiederà di indagare sul rapimento del nipote John Paul Getty III e sulla possibilità di un suo rilascio sicuro. Il lavoro è stato doppio per Wahlberg per via della decisione del regista Ridley Scott di giocare sul sicuro e riassegnare la parte destinata a Kevin Spacey. L’attore quindi ha dovuto rifare diverse scene e per questo ha contrattato un altro compenso, maggiore rispetto al precedente e per un valore di 1,5 milioni di dollari. Anche se all’inizio Scott aveva riferito che sia lui che Michelle Williams avevano deciso di rinunciare al compenso. In seguito però è venuta a galla una verità diversa: Wahlberg ha ricevuto un compenso milionario per nove giorni di riprese, mentre la Williams poco meno di mille dollari. Secondo alcune voci di corridoio, Wahlberg si sarebbe addirittura opposto alla scelta di rimpiazzare Spacey e proprio questo avrebbe puntato su un salario più alto, proprio per via del lavoro con il sostituto Christopher Plummer.
MARK WAHLBERG E LE POLEMICHE SULLA DISPARITA’ SALARIALE
Lo scandalo che ha colpito Mark Wahlberg e la produzione del film Tutti i soldi del mondo sembra che abbia avuto un epilogo felice. Come riferisce Vanity Fair, l’attore ha scelto di donare l’intero cachet di 1,5 milioni di dollari all’organizzazione creata per combattere le differenze salariali di Hollywood e le molestie alle attrici. “Negli ultimi giorni la mia tariffa per il reshoot di Tutti i soldi del mondo è diventata un argomento importante di conversazione”, ha detto tempo fa Wahlberg a People, “Il 100% sostiene la lotta per una paga equa ed è per questo che sto donando 1,5 milioni di dollari al fondo di difesa legale di Time’s Up in nome di Michelle Williams”. L’agenzia che lo rappresenta, William Morris Endeavour, ha aggiunto inoltre 500 mila dollari per la stessa causa. “Questo dibattuto ci ricorda che chi di noi ha una posizione di influenza ha la responsabilità di mettere in discussione le disuguaglianze, incluso il divario salariale tra uomini e donne”, ha sentenziato l’agenzia. Le polemiche su Wahlberg però non si sono fermate: grazie ad una fonte anonima, il New York Times ha scoperto infatti il contratto dell’attore prevedeva un taglio significativo dello stipendio per le sue prestazioni nel film di Scott e che avrebbe potuto avere voce in capitolo nei casting. “Mark ha deciso di approfittare della clausola del contratto per rinegoziare la sua quota complessiva per il film”, ha detto la fonte del giornale, “prima che le riprese con Christopher Plummer avessero inizio”.