Dai trionfi in pista al caos fuori dai circuiti: la situazione della Red Bull di questo inizio di Mondiale F1 2024 è sempre più paradossale. Venerdì, mentre i tifosi di Max Verstappen festeggiavano la seconda pole position stagionale dell’olandese, Helmut Marko ha lasciato in anticipo il paddock dopo aver dichiarato alla tv austriaca che rischiava di essere sospeso dal suo ruolo. Lo storico consulente della Red Bull e mentore di Verstappen, proprio mentre le auto erano in pista ha rivelato che potrebbe essere sospeso dal team come conseguenza della sua guerra intestina contro Horner.



Verstappen, però, è schierato al fianco di Marko. Il pilota olandese ha affermato: “Da parte mia ho molto rispetto per Helmut e per ciò che abbiamo ottenuto insieme. Arriva da molto lontano e, ovviamente, la mia lealtà nei suoi confronti è molto grande”. E poi ancora: “L’ho sempre detto a tutti all’interno della squadra, a tutti ai vertici, che lui sarà una parte importante nel mio processo decisionale per il futuro, anche all’interno della squadra”.



Horner: “Nessuno è al di sopra del team”

Max Verstappen, parlando di Marko, ha proseguito: “È molto importante che rimanga all’interno della squadra, compresi, ovviamente, tutti gli altri, perché è un lavoro di squadra intero. Ed è molto importante tenere insieme le persone chiave, perché sento che se un pilastro così importante cade, è anche quello che ho detto alla squadra, questo non va bene per la mia situazione. Quindi sì, sicuramente, per me Helmut deve restare”. Le parole dell’olandese sembrano confermare la clausola che gli permetterebbe di liberarsi dalla Red Bull in caso di addio di Marko.



Dopo il successo di Verstappen in Arabia, anche Horner ha preso parola: “Nessuno è al di sopra di un team di 1400 persone. Helmut è un consulente Red Bull e Verstappen rappresenta una parte del team di grande valore e Max oggi ha centrato il 100esimo podio e noi come team abbiamo superato i podi della Williams in appena 20 anni di storia. Nessuno è al di sopra del lavoro di tutte le persone che rendono possibili questi risultati. Sergio Perez ha chiuso a sei secondi da Verstappen se non si considera la penalità e arriverà a Melbourne con ancora più fiducia. Le speculazioni sul nostro conto sono sempre numerose, il risultato odierno è frutto di uno straordinario lavoro di squadra”.