Fra coloro che sono miracolosamente sopravvissuti alla terribile tragedia della Marmolada vi è Alessandra De Camilli, che su quel terribile ghiacciaio ha perso il compagno, Tommaso Carollo. L’architetto 51enne originaria del vicentino è una vera e propria miracolata, in quanto la valanga l’ha solo sfiorata, costringendola ad un ricovero ospedaliero, ma questione di pochi metri è sarebbe morta. “Ho sentito un rumore e guardato verso l’alto – ha raccontato oggi la sopravvissuta ai microfoni del quotidiano Il Mattino di Padova – ho visto pezzi di neve e ghiaccio che scendevano, ho sentito qualcuno che gridava via-via. Poi penso di essere svenuta. Non ho avuto nemmeno il tempo di pensare ‘ora scappo’ che sono stata travolta – aggiunge – penso fosse impossibile fuggire da quella massa enorme”.



Sul risveglio: “Penso sia passata una mezz’ora, io ero in mezzo al ghiaccio. Ricordo una ragazza seduta, la stavano soccorrendo insieme a me”. Quando c’è stata la valanga Alessandra e il marito Tommaso erano alla base del ghiacciaio della Marmolada: “Ma ci siamo fermati e avevamo iniziato a tornare indietro. Era tardi, io non l’avevo mai fatto quel percorso, mi sembrava troppo lungo, era anche caldo. Ma chi poteva immaginare una cosa del genere”.



ALESSANDRA, SOPRAVVISSUTO MARMOLADA: “IMPOSSIBILE DA PREVEDERE”

L’architetto vicentino ha proseguito: “Nessuno ci ha detto che era pericoloso salire, c’era un sacco di gente che andava tranquilla”. Sul marito, deceduto sul ghiacciaio: “L’ho più rivisto? Purtroppo no, mi hanno detto che è disperso. Ricordo bene fino al momento in cui abbiamo sentito il rumore provenire dall’alto. Ricordo di aver visto materiale ghiacciato cadere verso di noi poi il nulla”.

Alessandra ha subito una frattura al piede e al braccio, ma anche fratture al bacino e alla colonna vertebrale: “Mi fa male ovunque, muovo solo il lato sinistro del corpo”. Sulla pericolosità ‘annunciata’ di salire un ghiacciaio “caldo” della Marmolada, Alessandra spiega schietta: “Nessuno poteva prevedere una simile catastrofe, c’erano anche guide esperte nella comitiva travolta. Quello che è successo non era prevedibile in nessuno modo”.