Ieri la corte Aja ha dato ragione all’Italia sul caso dei marò: Latorre e Girone saranno processati nel Belpaese e non in India. Una vittoria per il nostro Paese, ma non sono ovviamente mancate le polemiche. Roma, infatti, dovrà risarcire il paese asiatico per le vittime – «il tribunale ha invitato le due parti a raggiungere un accordo attraverso contatti diretti», ha reso noto la Farnesina – e in molti hanno citato a tal proposito il caso di Silvia Romano, la volontaria rapita in Kenya e per la quale è stato pagato un riscatto di 4 milioni di euro. Il riscatto è stato a lungo contestato sul web, soprattutto per la conversione della giovane meneghina, e diversi utenti su Twitter hanno messo in risalto le poche polemiche sul risarcimento destinato all’India per i due marò…
MARO’ E SILVIA ROMANO, É SEMPRE POLEMICA SOCIAL
Tante persone si sono chieste se gli stessi che si erano indignati per il riscatto pagato per Silvia Romano si indigneranno allo stesso modo per la cifra che dovrà sborsare la collettività per i due marò. Ma c’è anche chi mette in relazione la cifra – presunta, perché non è stata ancora sancita da Italia e India – destinata al risarcimento dell’India: «I Marò ci sono già costati più della liberazione di Silvia Romano e ancora abbiamo danni da pagare. Giusto per fare un paragone populista», «Vorrei evidenziare che i #marò ci costano quanto 4 o 5 Silvia Romano. Con la differenza che lei non ha ammazzato nessuno», «Questi due ci stanno costando quanto venti riscatti di Silvia Romano». Poi il giudizio di tal Signor Distruggere, che vanta ben 70 mila follower: «L’interesse dei sovranisti per i soldi dipende dal “per chi li si spende”, per Silvia Romano un dramma e lei ha dimostrato pure ingratitudine scegliendo la religione che le pare, se li si spende per risarcire l’India, per i 2 pescatori uccisi dai due marò, tutto bene. Che soldi?».