Marò ancora sotto giurisdizione indiana: questa la denuncia di Massimiliano Latorre su Facebook. Come vi abbiamo raccontato, a inizio luglio la Corte Arbitrale dell’Aja ha attribuito ai due fucilieri di Marina (Latorre e Girone, ndr) l’immunità funzionale sul caso Enrica Lexie, con l’Italia chiamata a pagare un risarcimento all’India. Ma la vicenda non sarebbe ancora chiusa, come evidenziato dal marò sui social network: «In realtà domani 5 agosto 2020 dovrò recarmi presso i Carabinieri per apporre la firma sul registro e lo stesso sarà inviato alle autorità indiane, attestando di fatto di essere ancora sotto giurisdizione e nonostante da oltre un mese la corte ha sancito l’illegittimità delle pretese dell’India e delle misure da essa adottate ordinandone decadenza immediata restano, di fatto, in vigore questa e tutte le altre restrizioni».
MARO’, LA DENUNCIA DI MASSIMILIANO LATORRE
Massimiliano Latorre ha poi confessato di sentirsi umiliato come militare e come uomo, evidenziando: «Quindi, domani , essendo un Militare ed avendo dato la mia parola, nuovamente eseguirò gli ordini, ma mi chiedo, per quanto altro tempo bisognerà sopportare queste gratuite ingiustizie?». Lo sfogò del marò non è passato inosservato e sul tema è intervenuta anche Giorgia Meloni: «Dopo anni di ingiustizie, i nostri Marò ancora costretti a subire umiliazioni da parte dell’India. Condividendo le parole di Massimiliano Latorre, chiedo ufficialmente spiegazioni al governo italiano su quella che sarebbe una vergognosa e inaccettabile sottomissione alle autorità indiane». Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore, l’incubo per Latorre e per Girone non è ancora finito…