A distanza di tre anni da Santeria, Marracash torna in pista con un nuovo album, Persona, e lo fa in un periodo molto fortunato sul piano personale, grazie alla storia super chiacchierata con la collega Elodie. “Questo disco è frutto di un processo personale: le canzoni sono venute fuori di getto, come il sangue dalle ferite”, ha raccontato a Sorrisi alla vigilia dell’uscita. I tre anni dal precedente disco hanno segnato per il rapper un momento molto critico, caratterizzato da una crisi personale e da una relazione “tossica” come la definisce lui stesso, e che trova spazio in Crudelia. Da quel momento Fabio si isola, anche sul web, si prende una pausa dai social ma no da se stesso, sul quale ha lavorato a lungo prima del suo ritorno. Oggi, quei brani contenuti in Persona rappresentano esattamente i figli del suo processo non semplice. “La scelta anatomica è abbastanza arbitraria: il disco non vuole essere un manuale di anatomia e la corrispondenza tra organo e canzoni è personale, in alcuni casi è diretta (Cervello – Quelli che non pensano, Fegato – Poco di buono), in altri è meno esplicito. Nel caso dei due organi/non-organi, ovvero l’ego e l’anima, si tratta delle uniche due canzoni che hanno come titolo il nome dell’artista del featuring”, ha inoltre spiegato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
PEZZI “ANATOMICI”: SFIDA CON SE STESSO
Era l’album più atteso dell’ultimo periodo e “Persona” di Marracash non ha deluso le aspettative iniziali. Rockol lo definisce un album molto denso di suoni e significati, “un viaggio di carne e spirito alla scoperta della propria identità”. Ogni brano contenuto nel nuovo disco rappresenta una parte del corpo che, unita l’una con l’altra dà vita ad un Frankenstein. Si tratta di 15 pezzi “anatomici”. Un album curativo per Fabio Bartolo Rizzo, il quale ha spiegato: “Ho ucciso Marracash”, compiendo così un lavoro interiore molto importante per liberarsi dalle ferite della depressione e di una relazione sentimentale che ha definito “tossica”. Pur essendo oscuro, il disco non trasmette disperazione ma anzi è sinonimo di riscatto, rabbia e tanta voglia di farcela, come ogni rapper alle prime armi, anche se lui è giunto a oltre 10 anni di carriera. Con questo suo nuovo lavoro, Marracash si guarda attentamente allo specchio, mette le mani dentro di sé alla ricerca di un “io” più cristallino e nonostante le difficoltà dimostra di riuscire a restare in piedi. Sfida se stesso perchè tenta di essere una persona migliore ancor prima di un artista e vince, esattamente come un decennio fa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“BRANI SONO IL MIO CORPO”
Fabio Bartolo Rizzo, in arte Marracash, a quarant’anni suonati si è ripreso non solo il “trono” della scena rapper italiana, almeno a detta dei critici, ma rappresenta uno dei personaggi del momento: nelle ore infatti in cui esce “Persona”, la sua ultima raccolta di inediti e che cita sin dall’altisonante titolo il capolavoro di Ingmar Bergman, l’artista originario della Barona sta facendo parlare di sé per via della sua love story con Elodie Di Patrizi, letteralmente ‘esplosa’ sui media e che sta monopolizzando anche i media generalisti. Ad ogni modo oggi 31 ottobre è pure il giorno dell’arrivo nei negozi del nuovo disco, a tre anni di distanza da “Santeria”, e nel quale a detta del diretto interessato “Fabio ha ucciso Marracash”: infatti il rapper ha spiegato come questo sia un lavoro di svolta e nelle 15 tracce contenute nell’album, di cui ben 9 sono featuring con alcuni grandi nomi della scena hip hop e trap italiana –da Sfera Ebbasta a Cosmo e Guè Pequeno, passando per Coez e Mahmood-, ha cercato di riscoprire innanzitutto se stesso, dato che ogni brano fa riferimento a una diversa parte anatomica o elemento (si pensi anche al sangue, ai nervi, all’anima) per una sorta di disco-Frankenstein che racconta pure il suo personale e la crisi vissuta prima che, a livello artistico prima ancora che sentimentale, andasse in scena una sorta di rinascita. “I brani rappresentano le parti del mio corpo: lo stesso corpo di Marracash e di Fabio in condivisione da tempo” ha spiegato il rapper alla stampa, ricordando che non è la prima volta che in sui lp le due entità stanno assieme ma è sicuramente la prima in cui queste “si parlano e l’unica in cui sarò io a raccontarli”. (agg. di R. G. Flore)
15 TRACCE E 9 FEATURING IN “PERSONA”
E’ disponibile da poche ore il nuovo atteso album di Marracash, leggasi “Persona”. Il nuovo lavoro del rapper siciliano, ma adottato da anni da Milano, comprende quindici tracce inedite di cui nove featuring, fra cui quelli con Mahmood, Coez, Gue Pequeno, Luche e molti altri. Marracash ha voluto sottotitolare i propri brani con i nomi di alcuni organi come il cuore, il polmoni, il cervello, tutti pezzi facenti parti della sua stessa persona, così come si titola appunta il disco. Il cantante di Barona ha spiegato come ha deciso di scegliere gli artisti con cui ha collaborato: “Non chiamo nel mio disco gli artisti che ammiro (non solo, e non tutti, almeno) – le sue parole – ma quelli che possono aggiungere qualcosa alla traccia in cui sono ospiti, o che hanno talenti che io non ho”. Piccola delusione per la mancanza di un pezzo con Fabri Fibra, ma Marracash ha voluto rassicurare i suoi fan dicendo: “Non è capitato in questo disco, ma abbiamo tracce insieme e progetti futuri all’orizzonte, state sereni”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MARRACASH: “FRA MOMENTI DI STIMA ED ALTRI DI DEPRESSIONE”
E’ il giorno che i fan di Marracash aspettavano da tre anni: oggi, 31 ottobre 2019, esce il nuovo album del rapper meneghino, il titolo è “Persona”, perché, stando a quanto anticipato dallo stesso Fabio Rizzo (vero nome dell’artista), sarà un disco molto introspettivo. “Come mi sento? Posso dirti che sono tranquillo? – le parole dello stesso cantante ai microfoni di Radio 105 – forse vengo da un momento di così tanta pressione addosso che da quando ho consegnato il disco dormo come un bambino. Forse ho la coscienza pulita. Mi sono tolto un macigno”. ‘Marra’ ha svelato di aver scritto diversi brani del nuovo album in pochissimo tempo: “Ho fatto in pochissimo tempo, tre mesi esatti. Dall’1 luglio a settembre, ho consegnato tutto prima di partire per il Kenya”. Il rapper spiega di essere incredibilmente veloce, e di vivere la vita a momenti: “ho momenti di stasi e depressione – aggiunge – dove devo stare fermo e momenti in cui sono molto dinamico. Una volta guarito e recuperata l’autostima, questo disco mi è sgorgato fuori con naturalezza”. Marracash anticipa qualcosa del nuovo disco: “E’ pieno di idee che avevo da tantissimo, di pezzi che volevo campionare da tantissimo, da cose che volevo far uscire da tantissimo. Questo percorso di recovery è passato attraverso l’uscita di cose che mi fanno stare bene”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MARRACASH: “ELODIE UNA SORPRESA DEL DESTINO”
Il nuovo album di Marracash arriva dopo tre anni di assenza e al termine di un percorso di rinascita nel quale ha dovuto affrontare i suoi problemi mentali. Al Fatto Quotidiano parla infatti di attacchi di panico e depressione, problemi che andrebbero affrontati dalle istituzioni a fronte dei dati preoccupanti che emergono. «Si impenna la percentuale di matti pericolosi. Sono percentuali e numeri preoccupanti che sono causati da diversi fattori come lo sfaldamento delle famiglie, degli affetti e non c’è molto in cui credere oggi». Marracash, che ha ritrovato l’amore grazie ad Elodie, ha spiegato nell’intervista cosa secondo lui contribuisce alla crescita di questo fenomeno. «Viviamo in un mondo pieno di fake news dalla politica ai social, dove ci mostriamo per quello che non siamo». Per il rapper si è costretti a fingere di stare bene per piacere agli altri, ma invece bisogna aiutarsi per risolverli. (agg. di Silvana Palazzo)
MARRACASH “ELODIE? UNA SORPRESA DEL DESTINO”
Un periodo felice per Marracash, rapper fra i più amati della scena italiana. Domani, 31 ottobre, uscirà il suo nuovo lavoro, l’album “Persona”, atteso da ben tre anni dai fan, e nel contempo, una vita sentimentale che va a gonfie vele grazie all’incontro con la collega Elodie: “È successo tutto per caso – racconta l’artista meneghino intervistato dai microfoni de Il Fatto Quotidiano, parlando della storia d’amore con l’ex concorrente di Amici – l’etichetta mi aveva proposto questo duetto, lo abbiamo inciso e ci siamo conosciuti sul set del video. Un incastro di pianeti meraviglioso che ci ha consentito di conoscerci e di non perderci di vista. Ma tutto questo è successo come ultimo step di una serie di piccoli passi verso la rinascita. Era come se il destino mi avesse riservato tutte queste belle sorprese sul mio cammino”. Marracash ed Elodie sono stati fra i protagonisti della scorsa estate con il singolo “Margarita”, un brano che oltre a scalare le classiche ha permesso la nascita di una nuova storia d’amore.
MARRACASH: “RAPPORTO CON UNA MIA EX NON SANO”
Un periodo felice sia dal punto di vista lavorativo che sentimentale, che giunge però dopo una serie di problemi; Marracash ha infatti svelato di aver sofferto di disturbi mentali, una malattia che secondo lo stesso cantante è ancora oggi un grosso tabù: “Nessuno parla del fatto che gli attacchi di panico – ha spiegato il 40enne originario di Nicosia, in Sicilia – i problemi mentali, la depressione riguardino moltissime persone e non solo nel mondo dello spettacolo. Ci sono un sacco di ragazzi che sono sbandati e spaventati da quello che sta succedendo perché non riescono a capire. Non ho problemi a condividere quello che ho passato, perché mi rendo conto che per molti sono una specie di fratello maggiore. I problemi mentali sono ancora un tabù e se guardiamo i dati, sono in aumento”. Marracash ha sofferto in passato per una serie di vicissitudini, a cominciare da una storia finita con una ragazza: “Nel mio caso personale – le sue parole – ci sono state tantissime cose che mi hanno portato alla malattia, compreso un rapporto con una mia ex che non era affatto sano. Quindi la mia missione è diventata scrivere di tutto questo”. Ma ora il sereno sembra essere tornato, grazie anche ad un lungo viaggio introspettivo in Asia, fra Giappone e India: “Ho ritrovato per strada la mia autostima – conclude – e la fiducia in me stesso”.