Una vera e propria bufera mediatica si è scatenata dopo le dichiarazioni Fabrizio Marrazzo, segretario del Partito Gay, il quale ha puntato il dito contro i deputati di destra che sono omosessuali ma non hanno mai fatto coming out: “In questo nuovo Parlamento sono presenti tra le fila di Fratelli di Italia e nel centrodestra almeno 5 parlamentari, lesbiche e gay. Si dichiarino per dare forza alla nostra comunità e lottare contro le discriminazioni”, ha affermato come riportato da Il Fatto Quotidiano.



“Il fatto stesso che ci siano parlamentari Lgbt+ non dichiarati in Fdi, centrodestra e non solo, mostra le difficoltà che ci sono nella società, che induce le persone a non dichiararsi per non essere discriminate. L’invito è quindi a chi è stato ora eletto in parlamento, avendo una posizione di rappresentatività, a fare coming out per far evolvere il parlamento”, ha aggiunto. L’appello, tuttavia, non è andato giù a molti. I partiti ma anche tante persone comuni hanno sottolineato come la manifestazione del proprio orientamento sessuale non debba essere un aspetto politico, bensì strettamente personale.



Marrazzo: “Parlamentari di destra omosessuali si dichiarino”. La risposta di Fdi

La risposta di Fratelli d’Italia Fabrizio Marrazzo, segretario del Partito Gay che ha invitato i parlamentari e i deputati di destra omosessuali a fare coming out, non è tardata ad arrivare. “In Fratelli d’Italia non è mai esistita discriminazione basata sulla inclinazione sessuale. Lo dimostra anche la mia esperienza personale, omosessuale dichiarato e dirigente sin dall’inizio nel partito di Giorgia Meloni e candidato alle ultime elezioni politiche”, ha chiarito Mario Flugy Ravetto come riportato da Il Fatto Quotidiano.



“Respingiamo quindi l’intimidatorio invito di Fabrizio Marrazzo che in modo ultimativo ingiunge ai ‘sospettati di FdI’ di rendere pubblica la loro condizione personale: è inaccettabile ogni tentativo di mettere in piazza la vita privata di donne e uomini che hanno diritto di decidere liberamente se rendere pubblica o meno la loro inclinazione affettiva. La dichiarazione di Marrazzo è una violenza psicologica insopportabile, fra l’altro, commessa da chi sostiene di operare per impedire che tante persone la subiscano”, ha concluso.