Marta Maria Erriquez, Il Collegio: la realtà delle nuove generazioni

La presenza di Marta Maria Erriquez ha già segnato l’edizione numero sette de Il collegio per la particolarità di una ragazza capace di rappresentare la realtà delle generazioni attuali. La giovane infatti ha subito messo in chiaro di non apprezzare etichette legate al genere di appartenenza oltre a fare alcune richieste specifiche. Ha richiesto e ottenuto di non indossare la divisa riservata alle collegiali, oltre al fatto di voler essere chiamata Harry e non con il suo nome di battesimo. L’esordio degno di nota non è stato seguito da un evidente coinvolgimento e risonanza nel corso della seconda settimana di permanenza.



Come evidenziato dalla seconda puntata del programma, andata in onda lo scorso 19 ottobre, Harry non è sembrato particolarmente incline all’esposizione dimostrandosi forse ancora troppo bloccato soprattutto nel rapporto con gli altri. Il suo approccio su una tematica così importante è come se avesse creato una barriera forse momentanea in attesa di trovare una maggiore sintonia.



Marta Maria Erriquez concentrata e coinvolta

Marta Maria Erriquez, nelle prime lezioni messe a disposizione dalla scuola de Il Collegio, ha comunque cercato di risultare concentrata e coinvolta, alternando domande interessanti e ottime capacità di apprendimento. I professori sembrano apprezzare il suo entusiasmo ma tra i compagni sembra esserci del malcontento celato. Non a caso, Marta non ha ancora stabilito rapporti solidi di amicizia, limitandosi alla normale routine quotidiana seppur con momenti dedicati al divertimento. Sul web la maggior parte dei commenti sono riferiti al tema dell’identità di genere, questione sollevata proprio dalla giovane.



Chiaramente l’argomento ha diviso la rete tra opinioni a favore e altre contrastanti, distogliendo l’attenzione dalle reali capacità e peculiarità caratteriali della collegiale. Vedremo come se la caverà durante l’appuntamento di stasera con Il Collegio che tornerà protagonista.