Martin Castrogiovanni è proprio un bravo ragazzo. Lo dichiara Silvia Toffanin, contenta e commossa per alcune dichiarazioni fatte a Verissimo. Il campione di Rugby ammette di essere così grazie a due persone: i suoi genitori. “Se oggi sono la persona che sono, buona e generosa, lo devo a loro. Sono contento perché sono riuscito ad apprezzare il valore dei genitori ora che sono ancora in vita.” Ma la chiacchierata si sposta sulla malattia che gli venne diagnosticata qualche tempo fa. “Mi diedero sei mesi di vita. Il giorno sono venuto in Italia e mi hanno detto che non sembrava maligno. Mi hanno operato e hanno scoperto che non era maligno, non mi aveva preso tutto il nervo e un mese dopo ero di nuovo in campo!” Poi si parla d’amore e della sua fidanzata Daniela della quale si dice innamorato pazzo. In merito al futuro, ammette: “Un figlio? Lo vorrei ma non deve diventare una priorità. Quello che verrà verrà.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



Martin Castrogiovanni a Verissimo dopo Amici Celebrities

Martin Castrogiovanni è uno degli ospiti di Verissimo, il rotocalco televisivo in onda ogni sabato pomeriggio su Canale 5. Appesi gli scarpini chiodati, Martin ha iniziato a indossare le scarpette da danza, complice la sua partecipazione prima a Ballando con le stelle e poi ad Amici celebrities nel settembre scorso. L’ex pilone della Nazionale italiana di rugby è stato eliminato alla prima puntata. Oggi, a Verissimo, racconterà (anche) quella delusione, l’ennesima in una vita “affatto banale” per sua stessa ammissione. Nato in Argentina nel 1981, Castrogiovanni si trasferisce in Italia all’età di 20 anni. Nel paese dei suoi nonni, in provincia di Brescia, inizia subito a giocare come rugbista professionista. Ben presto fa il suo debutto in Nazionale, e dal 2003 al 2013 partecipa a tutte le edizioni del Sei Nazioni. Col Calvisano, la sua prima squadra, vince uno scudetto, quattro con il Leicester (Inghilterra) e un altro con il Tolone (Francia).



Martin Castrogiovanni e la scoperta del tumore: “O mi dite che cosa ho o da qui non uscite!”

Questo il racconto al Corriere, in cui Martin Castrogiovanni affronta nuovamente i due frangenti più delicati della sua vita: “Il primo nel 2011, quando scopro di essere celiaco. Difficile da accettare, poi però capisci che tanti malanni avevano un perché e allora ti curi. Poi nel 2015, sono in ritiro con la Nazionale in Inghilterra per preparare il Mondiale. Mi fa male la schiena ma voglio giocare, non mi sono mai allenato così tanto, ci tengo, è la mia quarta coppa del mondo, un traguardo importante. Mi dicono che ho il nervo sciatico infiammato, un bel punturone di antidolorifico e vado in campo. Gioco malissimo, arrivo sempre in ritardo, vengo criticato e mi sento vecchio come mai mi è capitato. Chiedo allo staff sanitario di vederci chiaro. Mi portano in ospedale, mi fanno una risonanza e aspetto i risultati. Vedo i medici vaghi, nessuno che mi dice come stanno le cose, li chiudo in una stanza e urlo: ‘O mi dite che cosa ho o da qui non uscite!’. Mi fanno leggere il referto e scopro di avere un neurinoma al plesso lombare, un tumore per il quale gli inglesi mi danno 6 mesi di vita. Non crollo, in fondo penso che finché parli, giochi, ti svegli la mattina, puoi lottare. Vengo di corsa alla clinica Humanitas a Milano e lì mi dicono che è raro che quel tumore sia maligno, però l’operazione sarà rischiosa perché potrei perdere l’uso della gamba. Mi operano, muovo la gamba. Un mese dopo sono di nuovo in campo”.



La decisione del ritiro e il debutto in tv di Martin Castrogiovanni

Dopo la sua ultima partita ufficiale di rugby Martin Castrogiovanni il suo debutto in televisione. Per due edizioni conduce il programma Tú sí que vales al fianco di Belén Rodríguez e in seguito partecipa ad Amici celebrities, venendo eliminato da Filippo Bisciglia poco dopo la sua entrata in scena. Al Corriere della sera, Martin ha spiegato perché ha deciso di ritirarsi e di fare della tv il suo mondo: “Avevo pensato di smettere a Cardiff, nel 2015, dopo l’incontro del Sei Nazioni con il Galles. All’inno piango, poi prendiamo 70 punti e torno negli spogliatoi dove scopro che uno dei miei compagni più giovani sta postando una foto su Instagram e un altro già ha le cuffie con la musica a palla. Ho pensato che quello non era più il mio mondo, i tempi erano cambiati e io lì non c’entravo più nulla”.