La storia tra Martina Ciontoli e Marco Vannini era iniziata il primo aprile del 2012, tre anni prima dell’omicidio del giovane 20enne. Lo ricorda bene, nel corso del processo a carico dei Ciontoli la madre di Marco, Marina Conte, della quale dichiarò: “Per me Martina era una figlia, per mio marito uguale. Noi avevamo solo Marco quindi per noi Martina era la femmina che non avevamo mai avuto. Tra le tante cose con me era sempre stata molto carina, disponibile, quindi non potevo non amarla”. Subito in apertura della trasmissione Un giorno in pretura, è stato dato spazio proprio a Martina ed alla sua festa per i 18 anni, celebrata nel luglio del 2013, pochi mesi dopo il fidanzamento con Marco. Il ragazzo è presente, felice e sorridente nell’importante giorno della fidanzata, con la quale si presta a scattare alcune foto. Di recente, come riportato da VelvetGossip.it, è emerso un nuovo retroscena attorno alla vicenda. Si tratta di un messaggio che Martina avrebbe inviato al padre del ragazzo poco prima dell’omicidio: “Se ti ci trovi a parlare con Marco, digli che oggi è il limite. Domani Martina non c’è più”. Dai toni usati emerge la confidenza che la ragazza aveva verso la famiglia del fidanzato. Resta però il giallo su come fossero i rapporti tra lei e Marco prima della sua morte. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Martina Ciontoli difesa da Un giorno in pretura
Martina Ciontoli è la fidanzata di Marco Vannini, il ventenne di Ladispoli freddato da un colpo di pistola. La terribile tragedia torna ad essere argomento di dibattito in occasione della prima puntata di Un giorno in Pretura, il programma condotto da Roberta Petrelluzzi su Rai3. Fa discutere il post pubblicato dalla conduttrice e destinato alla fidanzata di Marco Vannini: “Cara Martina Ciontoli, ti vogliamo far sapere che siamo assolutamente in disaccordo con questo accanimento mediatico che, non si capisce perché, vorrebbe la vostra morte civile”. Per la Petrelluzzi, infatti, questo accanimento mediatico da parte del pubblico è solo sinonimo del clima di odio in cui riversa una parte del nostro Paese: “È un segno dei miseri tempi che stiamo vivendo, dove l’odio e il rancore prendono il sopravvento su qualsiasi altro sentimento”. Infine la Petruzzelli parlando del caso usa la parola tragedia: “Ci auguriamo che il nostro lavoro riesca a riportare la tragedia vissuta (perché tragedia è) alle sue reali dimensioni”.
Martina Ciontoli: dopo la morte di Marco Vannini
Dopo la morte di Marco Vannini, Martina Ciontoli ha ripreso la sua vita da ventenne pubblicando foto che tanto hanno fatto discutere. La ragazza, infatti, sui social si mostrava in compagnia delle amiche felice e spensierata. In realtà a far discutere sono state delle intercettazioni tra lei, Federico e Viola in cui si sente: “Era destino che dovesse morire io ho visto quando papà gli ha puntato la pistola”. Martina è solo preoccupata per il padre Antonio Ciontoli: “chissà cosa gli faranno, proprio a lui che ha sempre fatto del bene a tutti”. Ma non finisce qui, Martina si lascia andare ad una serie di confidenze con il fratello: “Quanto la stanno a fa’ lunga, stanno a esagerà” arrivando poi a toccare il massimo con “dopodomani c’ho pure l’esame all’università, come faccio?”. Martina alla fine l’esame è andata a sostenerlo a pochi giorni dalla morte del suo amato Marco; la ragazza ha sostenuto l’esame di Cure intensive e pronto soccorso superato con 25/30, ma Martina riprende il professore dicendogli: “Su, mi metta ventotto sa, non ho potuto prepararmi come avrei voluto. Non li legge i giornali? Sono quella a cui è morto il fidanzato”.
Martina Ciontoli condannata a 3 anni di carcere
A sentire le parole di Martina Ciontoli gela il sangue. La ragazza, condannata a 3 anni di carcere, è a conoscenza di cosa è davvero successo quella tragica notte del 17 maggio 2015. Ne è convinta anche Marina Conte, la mamma di Marco Vannini che, dopo la riduzione di pena da 14 a 5 anni per Antonio Ciontoli ha richiesto la riapertura delle indagini. “Non riesco a comprendere come si possa credere al fatto che Martina fosse in un altro luogo della casa” – ha detto la mamma di Marco – “lei era a conoscenza della verità. Marco soffriva con un proiettile nel corpo che già gli aveva trapassato polmone e cuore e le sue urla si sentono benissimo nelle registrazioni telefoniche del 118”. La mamma di Marco ha parlato di Martina come di una ragazza ‘morbosa’, gelosissima, possessiva.