Martina Colombari, ai microfoni del quotidiano “Il Messaggero”, ha parlato della sua storia d’amore con Alessandro Costacurta, accanto a cui ha festeggiato 26 San Valentino consecutivi. L’ex difensore del Milan e l’attrice sono una coppia all’antica, che festeggia tutto: “San Valentino, l’anniversario del primo bacio, quello di matrimonio, la festa della donna, tutto. Sarà anche per questo che funzioniamo ancora, mentre le altre coppie ci scoppiano intorno. Siamo persone semplici. Ci capiamo al volo. Celebriamo i nostri momenti. Rispettiamo i silenzi”.



San Valentino, secondo la Colombari, aiuta a non dare per scontata la persona con cui si costruisce il futuro, anzi: fa parte di quelle piccole cose che nutrono la relazione, ossia avere cura dell’altro, costruire il bene insieme, proteggere i momenti comuni. La serata del 14 febbraio solitamente la organizza lei: “Gli uomini si riducono all’ultimo. Il tipico ‘cosa ti regalo per il compleanno?’, detto il giorno prima del compleanno”. Per il 14 febbraio il regalo perfetto sono i fiori: “Niente doni esagerati, quelli al massimo si fanno per il compleanno o l’anniversario”.



SAN VALENTINO, MARTINA COLOMBARI: “UNA VOLTA ALESSANDRO COSTACURTA MI PORTÒ A PARIGI CON UN VOLO PRIVATO”

Su “Il Messaggero”, Martina Colombari ha rivelato che una volta Alessandro Costacurta per San Valentino la portò a Parigi con un volo privato, facendole credere che eravamo stati invitati a una cena di gala a Venezia. A un certo punto, dal finestrino, “non mi è apparsa la laguna, ma la tour Eiffel. Quella sera abbiamo cenato nel ristorante lassù in cima. È stata una serata da film”.

Il desiderio da esaudire per il prossimo San Valentino? “Andare ad Haiti con lui. Faccio volontariato ad Haiti sostenendo la Fondazione Francesca Rava, anche se in questo periodo il paese è difficilmente raggiungibile. Non l’ho mai invitato a venire con me, né costretto: so che di fronte al dolore non tutti abbiamo la stessa reazione. Ma un giorno mi piacerebbe condividere con lui questa cosa, in cui metto tutta me stessa”. L’importante, in ogni caso, è “celebrare comunque l’amore. Non è detto che si debba per forza avere una relazione, o essere madri, per sentirsi innamorate”.