C’è ovviamente anche Martina Corgnati, figlia di Milva, alla camera ardente aperta oggi al Piccolo Teatro Strehler di Milano: “La città non l’ha dimenticata, c’è tantissima Milano – le parole della figlia di Milva in diretta su Rai Uno, a Storie Italiane – quella istituzionale, come il sindaco, ma ci sono persone da Catania, Roma, Goro, Napoli, Germania, Giappone, da per tutto, nelle restrizioni e difficoltà c’è la testimonianza del mondo, ne sono commossa. Questo è il suo teatro, non lo Strehler ma il Piccolo, il più importante in assoluto nella sua vita, nella sua storia, nella sua carriera”.
Quindi Martina Corgnati ha aggiunto: “Mi ha insegnato a essere seria e responsabile, io ho studiato più di lei ma ho avuto la possibilità, lei no e questo è un altro miracolo di Milva, la sua carriera, partendo da un posto così remoto, lontano, periferico, eppure è arrivato molto lontana. Il suo amore per la cultura? Fin dall’incontro con mio padre, un uomo completamente diverso da lei, un uomo più grande, di legge, un regista, le ha dato un imprinting fondamentale, e forse anche un metro, e poi anche gli altri incontri”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MARTINA CORGNATI, FIGLIA MILVA: “AVEVA PAURA DI NON ESSERE ALL’ALTEZZA MA..”
Storica dell’arte e saggista, questo è Martina Corgnati, la figlia di Milva e del suo unico marito Maurizio Corgnati. Con la morte della madre, Martina si è risvegliata orfana di due genitori ma forse del fatto di essere stata cresciuta e generata da due personalità eccentriche, camaleontiche ma sicuramente intelligenti e che sapevano stare alla vita. Su questo non hanno dubbi i fan e le persone che li hanno amati in vita ma aveva qualche dubbio la stessa Milva, come la stessa figlia ha spiegato in un’intervista al Corriere sottolineando i momenti in cui la madre si sentiva spesso “poco all’altezza”. Lei stessa ha spiegato: “In continuazione. Temeva sempre di non essere all’altezza del ruolo. La vera storia, su libretto di Calvino con musiche di Berio, che interpretò alla Scala, fu per lei un piacere ma anche molta fatica”.
Martina Corgnati, figlia Milva, chi è e cosa ha imparato dalla madre?
Martina Corgnati però della madre non ricorda solo questo ma porta dentro i valori di una grande artista dedita al lavoro e infatti lei stessa ci tiene a sottolineare che la madre le ha insegnato ad “essere molto responsabile. Poi l’etica sul lavoro, rigore, attenzione. E a cercare sempre l’eccellenza”. Poi ci tiene a precisare anche che la madre non è morta di Covid e nemmeno di Alzheimer e che a causare la sua morte è stata una malattia neurologica e degenerativa che non era però Alzheimer, una patologia che può essere legata proprio alla sua vita ricca di impegni. L’unica cosa che le faceva paura era la mediocrità insieme alla superficialità nel lavoro e forse per questo oggi la figlia può piangerla sorretta dall’affetto di milioni di italiani che hanno apprezzato la Rossa.