Martina Corgnati, figlia dell’immensa Milva, si è raccontata questa mattina negli studi del programma di Rai Uno, Storie Italiane. “Era una persona straordinaria – ha esordito Martina – ha pesato il fatto che fosse una diva come credo che pesi a tutti i figli di persone famose, poi il lavoro dell’interprete, perchè cantante è riduttivo, è un lavoro massacrante”. E ancora: “Una volta compreso tutto questo ci si organizza. Quando ero bimba io stavo con la nonna, prima stavamo insieme quando i miei genitori stavamo insieme anche se viaggiavano molto, poi io sono stata con sua mamma per una decina di anni. Io sono stata a vivere con mia madre a Milano quando avevo 13 anni, un momento difficile e conflittuale”.



Martina Corgnati ha aggiunto: “Io sono una professoressa, ho seguito un percorso diverso rispetto a mia mamma. Sono un’accademica e una studiosa e forse questo a mia mamma non ha fatto piacere all’inizio, sperava in una figlia che seguisse le sue orme, che fosse musicista, io a 14 anni ho studiato pianoforte ma ho capito che non avevo talento”.



MARTINA CORGNATI, FIGLIA DI MILVA: “ERA UNA GRANDISSIMA, STRAORDINARIA”

“Lei era una grandissima, un personaggio straordinario – ha detto ancora la figlia di Milva – e lei lo pensava di me”. Sulla sua famosa ospitata a Sanremo del 2018: “E’ stato un momento al cardiopalma”.

Martina Corgnati ha concluso parlando del suo libro dedicato alla madre Milva: “Io ho voluto raccontare così come la so ma anche come l’ha studiata, io sono una storica, ho cercato di rendere giustizia a questa vista straordinaria con moltissime storie che in parte ricordavo io e in parte ho ricostruito. Cosa mi manca di più di mamma? Mi manca la sua voce, anche solo sentirla in casa, negli ultimi anni la sua voce di fatto non c’era più, era diventato un filo scuro e già mi mancava e risentire oggi la sua voce è ancora molto toccante e molto forte”. Quindi ha chiosato: “E’ stata oltre un’artista anche una donna che ha dimostrato alle donne del nostro Paese che si può essere capi del proprio destino e vincere queste sfide contro uomini terribili”.