Una camminata solidale da 575 chilometri per raccogliere fondi – un totale di 170 mila euro – destinati alla Neurochirurgia dell’ospedale Regina Margherita di Torino. Martina Maccari è stata la grande protagonista di questo evento benefico: 26 giorni di viaggio per percorrere il nord Italia e per sostenere l’ospedale in cui sei anni fa, causa malattia, il figlio venne operato alla testa. La raccolta fondi organizzata da Lady Bonucci consentirà alla Onlus Neuroland di acquistare un esoscopio per delicati interventi chirurgici al cervello.
“Vorrei ripartire oggi stesso, è stato molto importante e non finisce qui”, ha raccontato Martina Maccari ai microfoni di Repubblica. Oggi il figlio Matteo sta bene, fortunatamente, ma il percorso continua: il viaggio non si chiude mai. La compagna di vita di Leonardo Bonucci ha spiegato di aver voluto dare vita a questa iniziativa per “mettere in comune un sentiero, simbolico e non”, non meramente come gesto di beneficenza.
MARTINA MACCARI E LA CAMMINATA SOLIDALE
Nel corso del dialogo con Repubblica, Martina Maccari ha ripercorso i momenti delicati vissuti per la malattia del figlio Matteo. “Era il 2016 e Matteo aveva soltanto due anni”, ha esordito l’ex modella. Il piccolo si è sentito improvvisamente male e all’ospedale Regina Margherita le dissero che bisognava operare subito: “Io e Leonardo ci siamo trovati sul piazzale davanti all’ospedale ad aspettare, sono trascorse ore e le persone che ci vogliono bene si sono strette subito attorno a noi, hanno creato una barriera d’amore e protezione fisica”. Fortunatamente tutto è andato per il meglio e Martina Maccari ha ammesso che “l’indescrivibile fortuna di una vita savata è stata l’inizio delle nostre vite cambiate”. Con grande spirito di solidarietà, la compagna del difensore della Juventus ha deciso di dare vita a questa iniziativa che ha visto protagoniste 300 persone. Un gesto bellissimo, legato al bisogno di ridare indietro una piccola parte della fortuna avuta: “Le parole guariscono e consolano, e un grande dolore può cambiare la vita”.