Fin dalla notte dell’aggressione, avvenuta il 21 febbraio, Martina Mucci ha sospettato che il mandante fosse il suo ex. La barista, aggredita fuori casa di rientro dal lavoro al pub a Prato, è stata malmenata senza nessun apparente motivo. Fino a quando gli inquirenti hanno scoperto che era stato proprio il suo ex, Emiliano Laurini, buttafuori di 41 anni, ad assoldare dei ragazzi affinché facessero del male alla giovane. L’intermediario si chiama Mattia Schininà ed è stato lui a dare il “compito” ai giovani: uno infatti ha 19 anni ed è di Scandicci, mentre l’altro ne ha addirittura 16 e si è consegnato spontaneamente in Questura. I due hanno agito per 400 euro.



Martina, intanto, ancora non torna alla sua quotidianità. “Sono appena tornata a casa, dopo 13 giorni in ospedale, ma ancora non mi sento a mio agio. È successo tutto qui e mi fa uno strano effetto”, racconta a La Stampa. Le cure andranno per le lunghe: “Mi è stato detto che è ancora presto per operare la frattura al naso. Quindi sono intervenuti sui denti, che erano la cosa più preoccupante visto che mi hanno rotto l’osso della mascella. Ho un’installazione provvisoria e tornerò quando la frattura si sarà saldata”.



Martina Mucci: “Non posso andare dallo psicologo”

Martina Mucci non riesce ancora a riprendere in mano la sua vita. “Non ce la faccio. Ho dei problemi di concentrazione. A volte non riesco a parlare. Mi sento spaesata e non trovo le parole. Mi capita di non capire bene dove mi trovo. In un certo senso, curare il fisico è facile, ci pensano i medici. Le ferite interiori sono più difficili”. La giovane vorrebbe andare dallo psicologo, ma non sa se riuscirà a permetterselo. “Ho troppe cose addosso e non so bene neanche dove andare ad abitare”, racconta a La Stampa.

La giovane ha scoperto dai giornali di essere stata aggredita anche da un 16enne. “Non immaginavo. Quella notte mi sono sembrati più grandi. Ora penso: un ragazzo di quell’età, con tutta la vita davanti, che viene a fare una cosa del genere a me. Si insiste sul fatto che abbiano agito per pochi spiccioli. Fossero stati anche 400 mila euro, non sarebbe cambiato nulla. Non c’è una cifra che possa giustificarli”. Martina non sa se riuscirà a perdonare i suoi aggressori: “Questi non sono sbagli. Come si fa a giudicare questo uno sbaglio? Se si perdona tutto a tutti, le donne continueranno a morire”.