Ha scosso l’opinione pubblica il caso di Martina Mucci, barista 28enne di Prato, che è stata pestata a sangue per motivi sconosciuti. Stava rientrando da lavoro quando è stata raggiunta da due uomini che hanno cominciato a picchiarla in volto. “Non li conoscevo, secondo me non sono nemmeno di Prato. Ma una cosa la so: volevano sfregiarmi, volevano rovinarmi il viso. E in qualche modo ci sono riusciti”, ha raccontato la stessa vittima, raggiunta dai microfoni del quotidiano La Nazione. Erano le due di notte fra lunedì e martedì scorso quando ha ricevuto una brutale aggressione vicino alla propria abitazione e il risultato è un occhio tumefatto, il naso rotto, e ben dodici punti di sutura fra il sopracciglio e la testa.



Martina Mucci continua: “Vorrei solo sapere perché, perché questi due uomini si sono accaniti contro di me, perché hanno voluto sfregiarmi rovinandomi anche i denti, ai quali tengo molto. E’ questo che non capisco, sembra che abbiano voluto colpirmi proprio dove mi fa più male. Eppure io non so chi siano, non hanno detto nemmeno una parola e in questi giorni non ho mai ricevuto minacce o apprezzamenti di nessun genere. Non c’era nulla che mi potesse mettere in allarme. I social? Io non li uso, la mia vita è lavoro e casa. Non esco nemmeno quando sono libera, ecco perché non riesco a capire”. La polizia, dopo la denuncia, ha aperto un’indagine sull’accaduto e sembrerebbe battere per ora la pista della rapina, ma Martina non sembrerebbe essere convinta: “Se quei due uomini avessero voluto solo rapinarmi sarebbe finito tutto in pochi istanti, avrebbero preso la borsa e sarebbero scappati subito”.



MARTINA MUCCI E I SOSPETTI CON IL PASSATO: FORSE UNA VECCHIA STORIA D’AMORE

Non è invece da escludere un’aggressione passionale, magari con qualche collegamento con il passato: “Sì, qualche sospetto ce l’ho – ammette la 28enne barista di Prato – potrebbe essere stato qualcuno che mi conosce e non ha digerito certe cose”. Quindi la vittima ha ricordato l’aggressione così: “Appena sono entrata nel condominio ho sentito dei passi pesanti dietro di me, di qualcuno che corre, e in un attimo ho visto due uomini con il volto coperto piombarmi addosso. Mi hanno gettato a terra e hanno cominciato a colpirmi al volto, a darmi cazzotti sui denti”.



“Avevano un coltello – ha continuato l’aggredita – una lametta o qualcosa di simile e mi hanno tagliato i capelli e la testa, colpendomi anche al volto. Non so dire per quanto siano andati avanti. Io gridavo ma nessuno sembrava sentirmi, poi ad un certo punto qualcuno ha acceso la luce e loro sono scappati via lasciandomi davanti alla porta di casa insanguinata”. Martina Mucci ha concluso: “Mi dovrò sistemare i denti, anche per mangiare. Credo che serviranno tempo e anche soldi, perché me li hanno rovinati. Devo comunque andare avanti. Ho solo paura che non si sentano soddisfatti, che pensino di non aver finito”.