Nel 2022 la morte della piccola Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni uccisa a Mascalucia (Catania) dalla madre Martina Patti: la donna, 25 anni, è a processo con l’accusa di omicidio premeditato aggravato, occultamento di cadavere e simulazione di reato e rischia 30 anni di carcere. Questa, infatti, la richiesta della Procura formulata poche ore fa nel corso dell’udienza del dibattimento che si celebra davanti alla prima Corte d’Assise del capoluogo siciliano.



Secondo quanto ricostruito dall’Ansa, il procuratore aggiunto Fabio Scavone e la sostituta Assunta Musella avrebbero chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche per la collaborazione dell’imputata, rea confessa, e alla luce della sua giovane età, circostanze equivalenti alle aggravanti contestate; in aula si sono costituititi parte civile nel processo, il padre e i nonni paterni della vittima.



L’omicidio della piccola Elena Del Pozzo, seppellita in un campo a Mascalucia dopo l’asilo

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Martina Patti avrebbe agito dopo aver preso sua figlia Elena Del Pozzo dall’asilo e l’avrebbe colpita con un’arma da taglio per poi seppellirla in un campo poco distante dalla sua casa di Mascalucia, nel Catanese. Subito dopo il delitto, Martina Patti avrebbe simulato un sequestro nel tentativo di depistare le indagini scattate nell’immediatezza della sua denuncia di scomparsa.

La versione della giovane mamma non aveva convinto gli investigatori così come la famiglia dell’ex compagno e padre della piccola vittima: nessuno, secondo quanto emerso, aveva rapito la bimba e ad assassinarla sarebbe stata proprio lei. Martina Patti ha poi confessato.



La mamma Martina Patti avrebbe finto il sequestro

L’accusa di simulazione di reato deriva dal fatto che la donna, subito dopo l’uccisione della figlioletta Elena Del Pozzo, avrebbe riferito agli inquirenti che la bambina era stata prelevata con la forza dalla sua auto mentre faceva ritorno a casa con lei. Un rapimento improbabile, anche alla luce dell’assenza di un movente che potesse in qualche modo rendere credibile la pista, il cui resoconto sarebbe crollato durante l’interrogatorio della donna.

L’omicidio di Elena Del Pozzo sarebbe avvenuto nel luogo del ritrovamento del corpo, un campo abbandonato vicino alla sua casa dove era stata seppellita. La bimba sarebbe stata assassinata dopo l’asilo, ma la madre non ha spiegato cosa l’avrebbe spinta a commettere il delitto. Il suo, secondo quanto emerso, sarebbe stato un castello di bugie demolito all’esito delle indagini coordinate dalla Procura di Catania e condotte dai Carabinieri.