A “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, giovedì 3 novembre 2022, è stato trattato il caso di Martina Rossi, con particolare riferimento alla concessione della semilibertà ad Alessandro Albertoni e a Luca Vanneschi, condannati a 3 anni di reclusione per tentata violenza sessuale di gruppo ai danni della giovane genovese, precipitata dal balcone di un albergo a Palma di Maiorca nel marzo 2011.



Bruno e Franca, genitori di Martina Rossi, sono intervenuti in diretta per commentare questa decisione del Tribunale di sorveglianza: “La lettura esterna è una lettura estremamente grave, fuori dalle righe come esempio da dare ai giovani – ha spiegato il papà della vittima –. Ci sono stati dieci anni di processi per ricostruire una storia che loro avevano modificato sin dall’inizio. Invece di assistere Martina, caduta dal terrazzo, sono andati in giro a raccontare bugie. Secondo me è una cosa diabolica, che dimostra che questo gruppo di persone ha lavorato congiuntamente per cercare di nascondere ciò che aveva fatto”.



MARTINA ROSSI, IL PADRE BRUNO: “VOGLIO SOLO CHE NON CI SIANO ALTRE MARTINA”

Ancora a “Storie Italiane”, il signor Bruno, padre di Martina Rossi, ha asserito: “Tutta l’evidenza delle responsabilità è stata prescritta. Il mio non vuole però essere un atteggiamento di vendetta, anche perché ormai voglio solo fare in modo che non ci siano altri casi così, che non ci siano altre Martina. Quando io cammino per strada, tanta gente mi ferma e mi dice: ‘Ma i condannati vanno anche a lavorare con i loro genitori?’. Eh sì, vanno anche a lavorare con i loro genitori. Il torto che ci hanno fatto è evidente, ma bisogna costruire un meccanismo in base al quale certe cose non siano più possibili”.

La madre di Martina Rossi, la signora Franca, ha tenuto a sottolineare che da parte di Albertoni e Vanneschi “in tutti questi anni non hanno speso mai una parola per la famiglia. I nostri avvocati sono stati molto bravi e c’è stata una Procura che dopo l’assoluzione ha fatto ricorso”.