Dopo un paio di giorni di incertezza, sembra che le condizioni di Martina Voce – la 21enne italiana accoltellata dall’ex indiano ad Oslo – stiano progressivamente migliorando al punto che presto i medici contano di riuscire a risvegliarla dal profondo coma farmacologico indotto subito dopo la violenta aggressione subita lo scorso venerdì all’interno del locale della catena ‘Smak av Italia’ nella quale lavorava ormai da un paio di anni; mentre complessivamente sulle indagini avviate sull’ex di Martina Voce vige il riserbo più assoluto al punto che alla famiglia della 21enne non è stata data alcuna informazione sulle condizioni in cui si troverebbe l’ingegnere informatico 24enne ferito nella colluttazione da un collega della giovane vittima.
Partendo proprio da venerdì, ciò che sappiamo sull’aggressione ai danni di Martina Voce è che attorno a mezzogiorno l’ex Mohit Kumar Verma – lasciato dalla ragazza attorno a settembre, per ragioni non meglio chiarite ma del tutto secondarie – si è presentato nel locale nascondendo un lungo coltello da cucina: dopo aver inflitto una prima coltellata alla 21enne, l’ha immobilizzata colpendola complessivamente una 30ina di volta; mentre grazie alle urla e al trambusto due colleghi dalla ragazza sono intervenuti – procurandosi a loro volta diverse ferite non gravi -, riuscendo a disarmare il 24enne e colpendolo a loro volta con un coltello.
Come sta Martina Voce dopo la violenta aggressione di venerdì: “I medici sono molto fiduciosi che si riprenderà”
Sia Martina Voce che Mohit Kumar Verma sono stati ricoverati nello stesso nosocomio di Oslo e si trovano entrambi in coma farmacologico; ma mentre non abbiamo nessuna informazioni sulle condizioni del 24enne, sappiamo che la 21enne è già stata operata in totale 4 volte per attenuare i danni causati dalle coltellate e ricostruirle il volto e le mani con il padre della ragazza – l’avvocato penalista fiorentino Carlo Voce – che ai media ha spiegato che “i medici hanno detto che ha altissime probabilità di sopravvivenza“.
Lo zio di Martina Voce – Antonio -, invece, ha detto che “i medici inizieranno a svegliarla [per] cinque minuti” nella giornata di Natale “fino a quando non tornerà cosciente” in modo autonomo, mentre parlando dell’aggressione dello scorso venerdì ha spiegato che “Kumar ha assestato con forza una coltellata alla guancia sinistra” della nipote, causandole “un vaglio dall’orecchio alla gola” che le ha lacerato “carotide e giugulare”; raccontando poco dopo che nei giorni scorsi “i medici hanno svegliato” la nipote per verificarne le reazioni cerebrali e che lei ha reagito “alzando le mani in difesa davanti al volto” con una chiara dimostrazione “dello choc che ha subito”.