Alla giornata nazionale del Made in Italy che è stata celebrata per la prima volta quest’anno, il 15 aprile, ha partecipato anche Agrocepi, la federazione nazionale agroalimentare, che lo ha definito un «momento di unità per tutti». Il riferimento è alle imprese, ai lavoratori e alle associazioni coinvolti nella realizzazione e trasformazione di quella che Agrocepi definisce la «nostra vera ricchezza», che è fatta anche di «ingegno» e, per quanto riguarda in particolare l’agroalimentare pure di «genuinità». Il presidente Corrado Martinangelo ricorda gli sforzi dell’anno scorso, quando Agrocepi cercò di lanciare un messaggio simile con la maglietta della Nazionale dell’Agroalimentare regalata ai principali protagonisti istituzionali di questo settore.



Infatti, rivendica i valori della federazione Agrocepi, che sin dalla sua fondazione ha puntato «sul valore delle filiere agroalimentari del made in Italy scommettendo sulla loro capacità di aumentare il proprio valore aggiunto». L’auspicio di Corrado Martinangelo è che il Made in Italy si riveli per le imprese «un valore economico di maggiore redditività», anche coinvolgendo le istituzioni per sostenere la produttività attraverso incentivi fiscali automatici.



SETTORE AGROALIMENTARE VERSO FATTURATO RECORD NEL 2024

Agrocepi nella giornata nazionale del Made in Italy ha celebrato l’italianità partendo dall’ortofrutta col coinvolgimento di 10 filiere agroalimentari di settore a Mac frut nello spazio collettivo di Agrocepi. Ma Corrado Martinangelo guarda oltre i confini nazionali, infatti ha espresso anche l’auspicio che i valori dell’italianità vengano recepiti pure dall’Unione europea affinché vengano scongiurate le concorrenze sleali. Per quanto riguarda invece l’autonomia differenziata delle Regioni, si augura che non rappresenti un fattore di indebolimento.



Del resto, parliamo di un settore che in Italia potrebbe far registrare un fatturato record, nonostante la fase di incertezza generale legata alle crisi geopolitiche e all’inflazione, senza dimenticare gli effetti delle storture delle PAC denunciate a più riprese dalle sigle di categoria. Nel 2024 il fatturato dovrebbe volare a 64 miliardi di euro, +6% rispetto all’anno scorso, circa il 10% sul totale dell’export. Numeri importanti che confermano il buono stato di salute del settore, previsioni che sembravano impensabili fino a pochi anni fa.