Abitare gli spazi della contemporaneità, e non solo una metropoli: è questo uno dei fili conduttori di uno degli appuntamenti in programma oggi, nella giornata conclusiva del Meeting di Rimini 2020 e che a partire dalle ore 17 vedrà protagonisti i primi cittadini di due delle principali capitali europee, vale a dire Beppe Sala (Milano) e José Luis Martínez-Almeida (Madrid). “Abitare, vivere, lavorare nelle città: cosa cambierà nelle nostre metropoli” è il titolo dell’incontro che, realizzato in collaborazione con Generali e introdotto da Emmanuele Forlani (Direttore Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli), vedrà partecipare anche il primo cittadino della cittadina romagnola, Andrea Gnassi, ed Andy Bow, Senior Partner della Foster-Partners. Come accennato, la metropoli metafora dei grandi cambiamenti e delle contraddizioni che animano e allo stesso tempo attraversano le società moderne: “Negli ultimi decenni tante città del mondo, pur tra contraddizioni e problemi aperti, sono diventate dei luoghi sempre più attrattivi, spazi scelti per abitare, costruire investire” si spiega nella pagina dedicata alla presentazione dell’incontro, ricordando però come negli ultimi mesi di queste stesse città siano rimaste negli occhi le immagini delle strade deserte e dei negozi chiusi durante il lungo periodo del lockdown. “Le immagini (…) hanno lasciato un segno e al tempo stesso fatto nascere nuove domande sul tipo di sviluppo urbano a cui tendere”.



DIRETTA VIDEO STREAMING: INCONTRO SU SVILUPPO URBANO E METROPOLI DEL FUTURO

E all’appuntamento che si terrà quest’oggi a partire dalle ore 17 (qui il link con tutte le informazioni sul sito ufficiale della kermesse), che potrà essere seguito in presenza previa registrazione sul portale Meeting di Rimini 2020 oppure attraverso la diretta video in streaming sul canale ufficiale YouTube, come accennato, parteciperanno i primi cittadini di Milano e Madrid che per diversi motivi sono stati protagonisti di alcuni interventi volti a far ripartire le rispettive metropoli dopo l’incubo del lockdown. Martínez-Almeida, eletto sindaco di Madrid nel 2019 tra le fila del Partito Popolare con l’appoggio di Ciudadanos e Vox, di recente ha spiegato come la capitale spagnola fosse pronta a riprendere la sua normale vita, spiegando che Madrid non è affatto una città pericolosa: “Dobbiamo generare sicurezza sufficiente per far capire che Madrid non è una città insicura, né ci sono rischi di epidemie” aveva detto, aggiungendo che in futuro saranno necessari cambiamenti “nell’uso dello spazio urbano e della mobilità”. Secondo Martínez-Almeida, la capitale del futuro dovrà essere una città dove non sarà necessario far spostamenti lunghi e ogni cosa dovrà essere “a portata di mano”.



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