Tutti gli anni, il 29 agosto, la Chiesa celebra il Martirio di San Giovanni Battista, colui che è stato di fatto il primo tra gli Apostoli del Messia ed è, assieme alla Vergine Maria, l’unico Santo di cui si festeggiano sia il giorno in cui è nato sia quello della sua morte.

Una nascita miracolosa e la predicazione: “una voce che grida nel deserto”

San Giovanni Battista nasce in una famiglia pia e timorata di Dio: suo padre era Zaccaria, mentre sua madre, Elisabetta, apparteneva alla stirpe di Aronne, cugina di Maria. L’anziana donna era sterile, ma le preghiere sue e di Zaccaria di avere un figlio furono esaudite: l’Arcangelo Gabriele annunziò loro “la nascita di un bimbo che si chiamerà Giovanni”. Sin nel grembo materno gioì e sussultò quando Elisabetta e Maria si incontrarono, affermandosi come il Precursore che annunciò per primo la venuta del Cristo.



Da giovane visse nel deserto un’esistenza ascetica, cibandosi di locuste, vestendosi di pelli e proclamando ovunque le Sacre Scritture: all’epoca di Tiberio, Giovanni si recava spesso al fiume Giordano, utilizzando le sue acque per battezzare tutti coloro che, ascoltandolo, si convertivano.
Giovanni consigliava anche i soldati di Erode Antipa, odiati dal popolo della Giudea, a comportarsi in maniera giusta, a non estorcere né a maltrattare, contandosi piuttosto le proprie piaghe.



L’incontro con Gesù e il Martirio di San Giovanni Battista: uno dei più famosi della storia

Un giorno giunse Gesù al Giordano, per ricevere il Battesimo da Giovanni, che subito lo riconobbe come il Messia, avvolto da una luce interiore: all’inizio non volle battezzarlo perché non si riteneva degno, ma il Cristo insistette e su di Lui scese la colomba simbolo dello Spirito Santo.

Giovanni mostrava un carattere forte e non perdeva occasione per ammonire Erode Antipa e sua moglie Erodiade, che era stata consorte del suo fratello e per questo in contrasto con la legge ebraica.
Così un giorno, sollecitato dalla stessa Erodiade, Giovanni fu arrestato e rinchiuso nella fortezza di Macheronte: il tetrarca però temeva la forza spirituale del Battista e non osava fargli del male, anche perché voleva scongiurare una rivolta del popolo.



Ma il giorno del suo compleanno la situazione cambiò: durante un banchetto, Salomè, figlia di Erodiade, cominciò a danzare al cospetto di Erode che ne rimase così estasiato da prometterle qualsiasi cosa. Salomè, spinta dalla madre, chiese la testa di Giovanni: nonostante l’iniziale ritrosia, Erode accontentò la giovane.
Giovanni morì per decapitazione tra il 31 e il 32 d.C. e si narra che Erodiade, davanti alla testa dell’uomo, trafisse la sua lingua con una spilla, come a voler punire la parola del profeta.

Fu sepolto in Samaria, precisamente a Sebaste, ma il suo corpo fu bruciato dai pagani all’epoca di Giuliano l’Apostata: secondo la tradizione cristiana le sue ceneri sarebbero conservate a Genova, città di cui è Santo Patrono, all’interno della Cattedrale di San Lorenzo, il mento a Viterbo nella Cattedrale di San Lorenzo e la mandibola a Roma, nella Chiesa di San Silvestro in Capite.

La feste e le sagre dedicate al Martirio di San Giovanni Battista

Tra le località dove il 29 agosto si celebra il Martirio di San Giovanni Battista c’è Oristano, con i festeggiamenti organizzati dall’antica corporazione “Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista”, con tanto di celebrazioni eucaristiche presso la Chiesa di Santu Giuann’e Froris.
A Campagnano di Roma il Santo è celebrato con più giorni di festa tra tombolata, messe, una processione e uno spettacolo pirotecnico.
A Ragusa la festa inizia il 19 agosto con la traslazione del simulacro, per poi proseguire con l’attesissima processione del 29 agosto in occasione della festa del popolo, con i fedeli che vi partecipano indossando un indumento rosso e recando in mano un cero, scortando così la statua del Santo e l’Arca Santa gridando “Patronu viva”. Uno spettacolo pirotecnico conclude la festa che peraltro comprende anche una bella corsa ciclistica notturna.

Il Patronato di Ragusa

Oltre alla città di Genova, San Giovanni Battista è Patrono della città siciliana di Ragusa, ricostruita splendidamente nel XVII secolo dopo un violento sisma. Le Scale di Ibla collegano Ragusa Alta con Ragusa Ibla che è la parte più antica della città, la cui vista più bella si ha dal Giardino Ibleo nato nell’800 su uno sperone roccioso.

Accanto alla Chiesa di Santa Maria dell’Itria, riconoscibile dalla cupola blu, si trova il bellissimo Palazzo Nicastro, perla barocca dichiarata Patrimonio dell’UNESCO alla stregua della Cattedrale di San Giovanni, dalla facciata imponente e la scenografica torre campanaria.
Da vedere anche l’antistante Duomo di San Giorgio introdotto da una lunga scalinata, il barocco Palazzo Zacco sede di un museo sulle tradizioni della città e poi il Castello di Donnafugata, dimora ottocentesca neogotica circondata da un lussureggiante parco punteggiato da grotte artificiali.

I Santi del giorno

Tra i beati e i santi celebrati il 29 agosto compaiono: Santa Basilia, Sant’Eutimio, San Mederico, San Vittore, Nostra Signora della Guardia a Genova, Santa Beatrice di Nazareth e il Beato Riccardo Herst.