Mary Quant, celebre stilista britannica che in pochissimi anni rivoluzionò completamente la moda tra gli anni ’50 e ’90 del 1900, è morta all’età di 93 anni. A renderlo noto è un comunicato pubblicato dalla sua famiglia, in cui affermano che il decesso è avvenuto “serenamente a casa nel Surrey, nel Regno Unito” nella mattinata di oggi, 13 aprile. Nello stesso comunicato vengono anche spese un paio di parole per ricordare la grande opera di Mary Quant, “una delle stiliste di moda più riconosciute a livello internazionale del 20esimo secondo, nonché un’eccezionale innovatrice degli Swinging Sixties”.



Chi era Mary Quant: l’inventrice delle minigonne

La storia di Mary Quant inizia in giovanissima età, con lei 16enne che decide di lasciare la casa della famiglia, nel Galles, per dirigersi nella Londra bohèmien di quegli anni. Conobbe ben presto Alexander Plunket Greene, giovane rampollo di una famiglia nobiliare inglese che divenne, alcuni anni dopo, sia socio in affari che marito della stilista. Assieme, infatti, aprirono una piccola boutique su King’s Road a Londra, chiamata Bazaar e che divenne il vero e proprio fulcro della moda degli swinging sixties.



L’obiettivo di Mary Quant era chiaro e definito, rompere quella continuità, almeno stilistica, con la generazione precedente, creando una distanza con coloro ritenuti fautori del declino della società. Fu così che iniziò a ripensare le gonne, accorciandole e dandogli come nome quello della sua auto preferita, nell’atto di nascita ufficiale delle minigonne. Il vero colpo di genio della stilista fu, però, far indossare il suo prodotto alla modella Twiggy Lawson, 17enne e particolarmente famosa per il suo stile differente dalle modelle a cui la società era abituata. Da lì per Mary Quant fu tutto in salita, portandola ad aprire un secondo negozio, e a fondare prima una sede negli Stati Uniti, lanciando infine una linea di cosmetici ed una collezione di calzature. Venne nominata, nel 1966, dalla Regina Elisabetta Cavaliere della Corona Britannica.

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