Due nuovi indagati nell’inchiesta per omicidio aperta dalla Procura di Salerno sul caso di Marzia Capezzuti, la 29enne milanese scomparsa misteriosamente a Pontecagnano Faiano in costanza della convivenza con alcuni parenti del fidanzato defunto. La sparizione della giovane, secondo gli inquirenti, risalirebbe al 7/8 marzo scorso, ma i genitori, Ciro e Laura, l’avrebbero sentita per l’ultima volta al telefono nell’estate 2021. Testimoni a Chi l’ha visto? hanno parlato di presunti atroci maltrattamenti subiti da Marzia Capezzuti mentre viveva nella casa della cognata, la stessa donna che, secondo la trasmissione, sarebbe iscritta nel registro notizie di reato con altri familiari e su cui si interroga la famiglia della vittima. Il padre di Marzia Capezzuti le ha chiesto più volte di “dire la verità” sulla sorte della 29enne, ma la donna continua a negare ogni coinvolgimento nel giallo.
La trasmissione di Federica Sciarelli ha mostrato inoltre un’immagine choc di Marzia Capezzuti prima e dopo le presunte violenze subite durante la sua permanenza a Pontecagnano, dove sarebbe rimasta a vivere anche dopo la morte del compagno proprio insieme alla sorella dell’uomo e altri loro congiunti. Si tratta di una foto che un anonimo spettatore ha inviato alla redazione del programma e che, scrive lo stesso, sarebbe prova del fatto che fosse realmente “segregata e picchiata”, costretta a una vita di privazioni e trattenuta con la forza per essere “trattata da schiava”.
Marzia Capezzuti: altri due indagati per omicidio
Ci sarebbe una ulteriore potenziale svolta nelle indagini sulla scomparsa di Marzia Capezzuti, dopo il ritrovamento del corpo di una donna in un casolare in zona Pontecagnano Faiano. In attesa delle analisi sul Dna che permetteranno di stabilire se si tratti della 29enne milanese, Chi l’ha visto? riporta la notizia dell’iscrizione di altre due persone nel registro degli indagati. Una novità che porterebbe così a 7 il numero dei nomi finiti nel fuoco dell’inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere aperta dalla Procura di Salerno.
La famiglia di Marzia Capezzuti chiede verità e giustizia per la figlia, sostenendo di averla creduta al sicuro prima di scoprire, nel febbraio scorso, che era scomparsa e che la Procura aveva aperto un’indagine per omicidio sospettando che sia stata uccisa e fatta sparire. Il presunto movente che potrebbe spiegare questo scenario sarebbe da rintracciare nella pensione di invalidità di cui la 29enne era titolare e che, nel periodo a ridosso della sparizione, non avrebbe avuto nelle sue piene disponibilità perché qualcuno, ancora non identificato, avrebbe effettuato prelievi al suo posto per usare quei soldi a proprio piacimento. “Ho fatto una fine di m***a“, aveva detto Marzia Capezzuti in un messaggio vocale via social inviato a un’amica nel mese di novembre 2021. Parole che, secondo le ipotesi investigative, potrebbero ricalcare il tessuto di terribili violenze commesse ai suoi danni.