Dopo la svolta sull’omicidio di Marzia Capezzuti, con l’arresto di tre persone (la cognata Barbara Vacchiano, sorella del compagno defunto, il marito di lei, Damiano Noschese, e il loro figlio minorenne), spuntano dettagli agghiaccianti sulle presunte torture che la 29enne avrebbe subito nell’abitazione degli indagati a Pontecagnano Faiano (Salerno). La figlia di Barbara Vacchiano, Anna, ai microfoni di Chi l’ha visto? ha rivelato un episodio atroce al quale avrebbe assistito prima della scomparsa della ragazza, quando ancora viveva sotto lo stesso tetto con la famiglia.



Sono particolari sconvolgenti che la trasmissione di Federica Sciarelli ha deciso di mandare in onda per ricostruire il quadro di una storia di violenze e privazioni che avrebbe visto Marzia Capezzuti precipitare nel limbo di una vera e propria prigione domestica, segregata, maltrattata e torturata, secondo gli inquirenti, infine uccisa forse con l’obiettivo di continuare a gestire la sua pensione di invalidità. Soldi che sarebbero stati incassati anche dopo la sparizione della 29enne, datata 7 marzo 2022. Questo infatti è il giorno in cui Marzia Capezzuti sarebbe stata vista per l’ultima volta da alcune persone, uscire dall’abitazione di Barbara Vacchiano con lei, il marito e il figlio allora 14enne della coppia.



La testimonianza della figlia di Barbara Vacchiano su Marzia Capezzuti

La testimonianza della figlia di Barbara Vacchiano a Chi l’ha visto? riguarda un particolare episodio che restituirebbe un’istantanea delle violenze che la 29enne minalese avrebbe subito prima della sparizione, quando viveva con la donna, il marito e i figli a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno. La giovane, che si sarebbe trasferita altrove prima della scomparsa di Marzia Capezzuti, ha dichiarato di aver assistito a qualcosa di sconvolgente tra quelle mura. Si tratta della stessa giovane che, in una videochiamata sui social con il fratello minore, avrebbe raccolto la prima confessione di quest’ultimo sulle modalità del delitto: “L’abbiamo strozzata“, avrebbe detto il ragazzino, in una conversazione che sarebbe sfociata nel pianto della sorella maggiore davanti a quel racconto agghiacciante.



La figlia di Barbara Vacchiano, intervistata da Chiara Cazzaniga per la trasmissione di Rai 3, ha raccontato quanto segue: “L’orco cattivo ha fatto mangiare mozziconi di sigaretta, io quella scena non me la posso mai scordare. Successe allora che io vidi un episodio che non dovevo vedere, un episodio brutto. Questa ragazza ha ingerito un mozzicone di sigaretta, gliel’ha fatto ingerire l’orco cattivo“. Secondo la ricostruzione emersa da questo sfogo della figlia di Barbara Vacchiano, Marzia Capezzuti stava fumando e qualcuno le avrebbe fatto ingoiare il mozzicone ancora acceso. Un altro elemento che si somma al quadro di indizi che rimandano a un tessuto di orrori che si sarebbe consumato ai danni della giovane poi scomparsa. Nel casolare in cui il 25 ottobre scorso sono stati ritrovati i resti di un cadavere, tra Pontecagnano Faiano e Montecorvino Pugliano (luogo che sarebbe stato indicato agli inquirenti da uno degli indagati), diversi elementi concreti portano a credere che si tratti proprio di Marzia Capezzuti. Su tutti un’impronta di mano e un dente che risultano compatibili con la 29enne.