Uccisa e fatta sparire al culmine di un vortice di abusi, soprusi e privazioni lungo anni. Questa, secondo chi indaga, potrebbe essere la drammatica sorte di Marzia Capezzuti, la 29enne milanese da anni residente a Pontecagnano Faiano (Salerno) scomparsa dalla stessa città nel 2021. I genitori della giovane, definita dal padre e dalla madre in condizioni di particolare fragilità, avrebbero scoperto della sua sparizione attraverso la notifica di una inchiesta per omicidio aperta in merito alla vicenda che riguarda proprio la figlia. Uno shock a cui la famiglia ha reagito portando il caso davanti alle telecamere di Chi l’ha visto? per chiedere che sia fatta luce e per riuscire a trovarla. La speranza di rivederla in vita, stando alle ultime informazioni emerse, sarebbe sempre più precaria.



Nel fuoco dell’attività investigativa sarebbero finiti 5 indagati tra cui alcuni parenti del fidanzato di Marzia Capezzuti, oggi defunto, persone che l’avrebbero ospitata in casa – secondo le ipotesi d’accusa, invece, trattenuta con la forza e ridotta in schiavitù – dopo la sua scelta di restare a Pontecagnano nonostante la morte del compagno. Nel giallo di Marzia Capezzuti si intrecciano orrori e interrogativi sempre più roventi, complici le agghiaccianti testimonianze di chi, entrato in contatto con lei a ridosso della scomparsa, avrebbe notato segni di violenze fisiche e psicologiche ai suoi danni. Nessuno, però, avrebbe fatto un passo avanti per denunciare finché un anonimo, dando impulso alle indagini sui presunti maltrattamenti, avrebbe segnalato lo stato in cui la 29enne avrebbe vissuto aprendo a uno scenario che ora contempla l’orizzonte di un possibile delitto. Tutto mentre i genitori, Ciro e Laura, la credevano serena e al sicuro.



Marzia Capezzuti, la scomparsa è un giallo ancora senza soluzione

Allo stato attuale risulterebbe ancora impossibile datare con certezza la scomparsa di Marzia Capezzuti. L’ultimo contatto telefonico tra la giovane e i genitori – separati ed entrambi residenti in Lombardia – sarebbe avvenuto nel giugno 2021 e si ipotizza che possa essere sparita tra quel mese dello scorso anno e i primi del 2022. Secondo il racconto di alcuni testimoni, la 29enne – che prima di sparire avrebbe detto al padre e alla madre di avere un nuovo compagno e di essere incinta – avrebbe subito incessanti angherie mentre viveva con la famiglia del precedente fidanzato, oggi defunto, “trattata da schiava e segregata” in cantina perché le fosse impossibile rivelare le torture subite e disporre dei soldi della sua pensione di invalidità.



I genitori di Marzia Capezzuti chiedono che chi sa dica tutto, fino in fondo, senza paura. Nel corso delle ultime settimane, infatti, è emerso che anche l’ex moglie del fidanzato defunto della 29enne avrebbe subito violenze nel periodo in cui era legata all’uomo, dal quale avrebbe avuto anche un figlio. Sarebbe stato lo zio a salvarla portandola via da quella casa, lo stesso che oggi racconta di aver intuito che Marzia Capezzuti – sempre “con i capelli rasati” e il volto tumefatto, forse “costretta a prostituirsi” – vivesse un incubo simile a quello in cui era precipitata la nipote. E c’è chi dice, riporta ancora Chi l’ha visto?, che Marzia Capezzuti non fosse libera di uscire e di usare il proprio denaro secondo le sue volontà, addirittura di parla di reiterate sevizie consumate nel silenzio di tanti. La verità, al momento, è materia che sfugge.