Nel giallo di Marzia Capezzuti e del suo presunto omicidio – in attesa degli esami sul Dna che diranno se il cadavere trovato in un casolare a Pontecagnano Faiano è il suo -, spuntano le accuse che la cognata della 29enne, con cui viveva fino a poco prima della sparizione, avrebbe fatto in una telefonata con il padre della giovane. A Ciro Capezzuti, prima che di Marzia si perdessero le tracce, la donna avrebbe dichiarato che si fosse resa autrice di un furto ai suoi danni e che avesse addirittura abusato del figlio minorenne.



Accuse davanti alle quali i genitori di Marzia Capezzuti avrebbero risposto invitando la cognata della figlia a denunciarla, recandosi al più presto in caserma. Ma per qualche ragione mai emersa finora, la donna avrebbe evitato di parlare con i carabinieri delle condotte da lei attribuite a Marzia Capezzuti e c’è di più, sottolinea Chi l’ha visto?: l’avrebbe tenuta a casa anche successivamente, nonostante ritenesse che le avesse rubato dell’oro e che fosse andata “a letto” con il figlio 15enne. Lo stesso che oggi, emerge dalla trasmissione di Federica Sciarelli, sarebbe tra i 7 indagati per omicidio e occultamento di cadavere nell’ambito dell’inchiesta sul caso Capezzuti.



Marzia Capezzuti, la telefonata della cognata che accusava la 29enne prima della scomparsa

Durante la scorsa puntata di Chi l’ha visto?, Federica Sciarelli ha mandato in onda il contenuto audio della telefonata in cui, prima della scomparsa di Marzia Capezzuti, la cognata della 29enne (sorella del fidanzato defunto) disse al padre Ciro Capezzuti che la figlia aveva assunto comportamenti tali da doverla mandar via. Nello specifico, la donna sosteneva che Marzia Capezzuti avesse rubato l’oro dei suoi figli e che avesse abusato di uno di loro ancora minorenne. Si tratta di una conversazione contenente pesantissime accuse e registrata dal padre della 29enne, a seguito della quale, però, non solo Marzia Capezzuti non sarebbe stata allontanata dall’abitazione della cognata che la ospitava, ma non sarebbe stata neppure denunciata come invece suggerito dalla famiglia della giovane. Per quale motivo? Sono accuse false? Certo è che, ai microfoni di Chi l’ha visto?, la cognata di Marzia Capezzuti non ha mai menzionato quella telefonata e soprattutto non ha mai accusato la 29enne di simili condotte, anzi: più volte, negando un coinvolgimento nella scomparsa, avrebbe ripetuto di aver accolto e trattato la giovane “come una figlia” ricevendo dalla stessa affetto.



Vostra figlia – dice la cognata di Marzia Capezzuti al padre nella chiamata trasmessa dal programma – mi ha rubato dentro casa dopo che l’ho ospitata, mi ha rubato tutto l’oro dei miei figli e soprattutto è stata a letto con mio figlio di 15 anni. Per correttezza ho chiamato vostra moglie perché la rispetto, è sempre la mamma di Marzia, non volevo che fosse detto che io sono cattiva. Ha fatto una cosa che non doveva dopo il bene che le ho fatto“. Anziché andare dai carabinieri a denunciare quanto esposto alla famiglia di Marzia Capezzuti, la donna l’avrebbe tenuta ancora in casa fino alla scomparsa. Un giallo nel giallo, su cui probabilmente ora interverranno gli accertamenti degli inquirenti. “Devo valutare il passo che devo fare e quello che devo dire – prosegue la cognata rispondendo alle sollecitazioni di Ciro Capezzuti perché denunci i presunti furto e abuso di minore, una parola sbagliata può danneggiare mio figlio di 15 anni. Non esiste proprio, perché io la impicco“.