Il vicino di Marzia Capezzuti: “Torturata e fatta prostituire”
La redazione di Ore 14, in onda su Rai 2 con Milo Infante, è tornata ad indagare sul caso di Marzia Capezzuti, uccisa a Ponte Cagnano. Recentemente, infatti, gli inquirenti hanno arrestato tre persone, Barbara Vacchiano (cognata di Marzia e sorella del compagno defunto della vittima), suo marito Damiano Noschese e il figlio minorenne, 15enne, che ha raccontato alla sorella Anna, in una videochiamata, di aver ucciso la donna.
Un vicino di casa di Marzia Capezzuti ha raccontato, ad Ore 14, la vita che conduceva la povera donna. “Hanno preso questa Marzia e la picchiavano sempre”, racconta, “io mi sono trovato là un giorno e sentii Barbara dirle ‘Ti facciamo fare la fine di mio fratello, ti devo uccidere’, e l’ha fatto. Una volta mi trovai ad un ristorante al mare per una comunione, dove era stata invitata anche Barbara, e quando Marzia mi vide corse vicino a me e mi disse ‘aiutami, mi piacciano sempre‘. Le dissi ‘vieni con me’, ma arrivarono Barbara e sua figlia, la presero e le diedero due schiaffi, poi la trascinarono e la caricarono su un camion”. Ricorda che Marzia Capezzuti “la tenevano segregata in una cantina sotto casa loro con le telecamere. Ci sono anche dei filmini che la facevano prostituire. Le prendevano anche la pensione. La torturavano, le tagliavano i capelli al punto che si vedeva la cute, con la pinza le tiravano i denti. Mi venivano a raccontare tutto quello che succedeva là. La picchiavano i figli, la picchiavano tutti, perché dicevano che non doveva parlare”.
Cosa è successo a Marzia Capezzuti
Rimangono ancora parecchi interrogativi sulla morte di Marzia Capezzuti, soprattutto legati alle ragioni per cui sia stata torturata e poi uccisa violentemente. Di certo c’è che la famiglia Vacchiano la accusava di essere colpevole della morte di loro figlio, che era fidanzato con la Capezzuti con cui conviveva nella casa degli orrori. La donna sarebbe stata tenuta segregata, torturata e picchiata ripetutamente, mente la famiglia Vacchiano, raccontando che era scappata con un altro uomo, incassava la sua pensione. Un giorno, non si sa perché, hanno deciso di ucciderla, strangolandola (come racconta il minorenne arrestato), e poi portando Marzia Capezzuti nel casolare in cui è stata trovata.