A La Vita in Diretta, su Rai Uno, si torna a trattare il caso di Marzia Capezzuti, la ragazza scomparsa, molto probabilmente uccisa, da Pontecagnano, in provincia di Salerno. Il programma condotto da Alberto Matano ha voluto indagare un po’ la questione ascoltando Daniela, ex moglie dell’ex fidanzato di Marzia Capezzuti, morto dopo essere stato ucciso a Napoli. “L’ho incontrata Marzia – ha svelato e ho visto la stessa paura che avevo quando stavo a casa loro (riferendosi all’ex marito e alla sorella ndr), quello ho sentito, quello ho visto nei suoi occhi, il terrore di come guardava Barbara (la sorella dell’ex marito ndr)”.
Quindi Daniela ha proseguito nel suo racconto: “Ero piccola, avevo 19 anni, era il mio primo ragazzo e mi sono innamorata, avevo le bende davanti agli occhi, mi picchiava anche quando ero incinta, me ne ha fatte passare tante, mi faceva andare a chiedere le sigarette alle persone. Lui aveva il vizio di bere, io andavo a lavorare, poi mi diceva che voleva i soldi. Perchè sono stata con lui? Perchè pensavo che potesse cambiare”.
MARZIA CAPEZZUTI, PARLA DANIELA: “LA SORELLA MI HA MESSO LE MANI AL COLLO”
Sulla sorella dell’ex marito, Daniela ha proseguito: “Barbara una volta in piazza mi ha messo le mani al collo, mi ha messo le mani addosso. Sono persone che non sono buone, sono delinquenti, è veramente dura andare a scavare dentro a ricordi che ho chiuso dentro alla mia mente, sono cose brutte e dolorose”. In studio a La Vita in Diretta vi è Roberta Bruzzone, nota criminologa, che commentando la vicenda Marzia Capezzuti e la testimonianza di Daniela ha spiegato: “Osservando il suo racconto mi pare difficile che stesse mentendo, essendo una persona molto semplice ha fatto comunicazioni molto precise e dirette, conferma un clima di maltrattamenti subiti per altro nei confronti di un soggetto che è deceduto”.
Del caso di Marzia Capezzuti se ne è occupato anche Pomeriggio 5 che ha intervistato Paolo, quello che viene considerato una sorta di ‘testimone chiave’. Paolo è lo zio di Daniela, la ragazza di cui vi abbiamo riportato le parole sopra: “Mia nipote era una schiava e la maltrattavano sempre, la trattavano come Marzia, la stessa cosa. Era costretta dai suoi familiari a prostituirsi. Perchè sostengo questo? Sostengo questo perchè mia zia mi chiamò e mi disse ‘vai spesso la perchè so che mia figlia la picchiano e la maltrattano’”.