La Vita in Diretta torna ad occuparsi del misterioso caso di Marzia Capezzuti, la ragazza scomparsa da Pontecagnano, in provincia di Salerno, probabilmente uccisa. Il programma di Rai Uno condotto da Alberto Matano ha intervistato un uomo, il signor Paolo, che conosceva Marzia Capezzuti e soprattutto il suo ex fidanzato, Alessandro Vacchiano, ammazzato a Napoli. Quest’ultimo era il compagno di sua nipote, che a quanto pare, fatti su cui non possiamo avere certezze, avrebbe subito le stesse violenze. “Pretendeva che chiedeva l’elemosina – racconta il testimone al primo canale riferendosi a Marzia Capezzuti – e si doveva prostituire per soldi, lei era una bella ragazza ma lui violentissimo e drogato, sembrava sempre soldi”.
Quindi ha ricordato la nipote: “Vedo la stessa cosa che è successa a mia nipote, a me fa una cosa al cuore, non l’ho potuta salvare”. Secondo il signor Paolo la povera Marzia avrebbe vissuto una vita praticamente da reclusa, segregata in casa o comunque sempre controllata in ogni suo spostamento: “Non la facevano uscire. una volta alla stazione ero in macchina e ho visto lui che picchiava la ragazza: mi sono fermato, le ho dato dei fazzolettini e le ho detto di andare ai carabinieri ma lei non ha voluto”.
MARZIA CAPEZZUTI, IL SIGNOR PAOLO: “ORA HA PRESO IN MANO TUTTO LA SORELLA…”
Ma non è stato l’unico episodio di violenza a cui ha assistito: “L’ho visto tante volte che la picchiava, aveva i lividi addosso, da sola non usciva mai, sempre con quel fidanzato, lui prendeva la pensione. Stiamo parlando di tanto tempo fa – ha precisato il testimone – e le cose sono andate avanti tutt’ora, lui poi è stato ammazzato a Napoli e ha preso tutto in mano la sorella, prendeva la pensione e la picchiava sempre, la faceva dormire a terra fra cani e gatti in casa, era diventata una larva umana”. Secondo il signor Paolo dietro la scomparsa/omicidio di Marzia Capezzuti vi sarebbe il movente economico: “800 euro al mese di pensione sono quasi 10mila euro all’anno. per un anno l’hanno passata liscia ed ora devono pagare”.