Marzia Capezzuti: come procedono le indagini
Nella puntata di ieri di Chi l’ha visto, in onda su Rai 3, sono tornati a parlare i parenti di Marzia Capezzuti, scomparsa da Pontecagnano. Della ragazza dal 7 marzo si sono perse completamente le tracce, fino a quando un cadavere è stato trovato in un casolare in campagna, facendo pensare che si tratti proprio del corpo della ragazza. Ieri i genitori di Marzia, Ciro e Laura, sono stati sentiti dalla procura.
“È atroce quello che ha subito” Marzia Capezzuti, sostiene suo padre Ciro ai microfoni di Rai 3, “non vogliamo che nessun altro subisca quello che ha subito lei”. Tra gli indagati del caso relativo a Marzia risultano esserci 7 persone, tra le quali Vito Vacchiano, il figlio della donna che ospitava a casa sua Marzia, che poco tempo fa era evaso dagli arresti domiciliari nei quali si trovava per un furto. Inoltre, Vito si sarebbe reso protagonista di un violento pestaggio ai danni di un pakistano, ripreso con un cellulare e trasmesso proprio dalla trasmissione della Rai, con la quale si sarebbe lamentato per la definizione di “branco” e per la messa in onda del video.
Vito, indagato per Marzia Capezzuti, aggredisce un pakistano: “Non paghiamo un caz*o”
Chi l’ha visto, allora, in merito sempre al caso relativo a Marzia Capezzuti, è andata ad intervistare il pakistano coinvolto nel pestaggio attuato da Vito. L’uomo, che non parla bene italiano, si fa aiutare da un suo amico a raccontare la vicenda, e sostiene che Vito con i suoi amici fossero andati a mangiare un kebab, allontanandosi però dal locale senza pagare. Una volta rintracciati dal pakistano, lui gli avrebbe chiesto delle spiegazioni, finendo per essere picchiato, “noi non paghiamo un caz*o“, avrebbe detto Vito.
L’avvocato di Vito, uno degli indagati per la morte di Marzia Capezzuti, ha telefonato a Chi l’ha visto e alla trasmissione spiega il perché. “I miei assistiti, dopo aver visto il video andato in onda in cui in tre aggredivano un uomo di colore, quando è arrivato il Vacchiano ad unirsi allora è stato detto ‘ecco che partecipa all’aggressione e dopo raggiunge il suo branco’, come se i miei assistiti fossero stati definiti delle bestie e fossero stati dati in pasto al pubblico“. “Non sappiamo come e perché è avvenuto”, sostiene l’avvocato al quale è stata prontamente raccontata la versione del pakistano, sulla quale non commenta. Mentre sulla ragione per cui erano ai domiciliari, l’avvocato spiega che “loro in effetti hanno visto questa anziana che è entrata nel proprio portone e sono entrati poco dopo di lei, chiedendole un’informazione e l’hanno derubata, per questo è scattata la misura cautelare”.
La giornalista interpella poi l’avvocato di Vito Vacchiano sul caso relativo a Marzia Capezzuti, chiedendo se sia normale che l’uomo abbia mandato contro i suoi cani contro la stessa giornalista, quando questa si è avvicinata per porgli un paio di domande su Marzia. “Quella è una sorta di difesa, non voglio giustificare, voi fate il vostro lavoro e informate la gente, ma loro non vogliono essere giudicati dalla gente, perché l’intervista poi va al pubblico e il pubblico si fa un’idea sbagliata”.
Vito Vacchiano aggredito in carcere
Insomma, dopo la messa in onda del servizio di Chi l’ha visto in cui si vede Vito Vacchiano, indagato tra le altre cose per l’omicidio di Marzia Capezzuti, uscire di casa nonostante fosse ai domiciliari per lo scippo di un’anziana signora, lui è stato tratto in arresto. Una volta in carcere, infine, in questi giorni, arriva proprio notizia del fatto che Vito è stato picchiato violentemente dagli altri carcerati.