Mascaria, le curiosità del film in diretta streaming video su Raiplay

Di seguito, le curiosità del film per la TV Mascaria, in onda oggi, giovedì 23 maggio, su Rai 1 alle 21,20 e contemporaneamente in diretta streaming su RaiPlay. Per realizzare il film, gli sceneggiatori non hanno scelto un particolare episodio di cronaca, ma hanno raccolto i racconti di molti imprenditori siciliani, vittime di mascariamenti avvenuti negli anni e costruendo così una storia inventata, ma del tutto verosimile. L’ambientazione è a Gela, in Sicilia, ma in realtà le riprese sono state effettuate in Calabria, a Cosenza, e nel Lazio, nei mesi di marzo e aprile di quest’anno.



Mascaria, diretto da Isabella Leoni

Oggi va in onda il film dal titolo Mascaria:  il termine a deriva dal gergo siciliano mascariare, ovvero tingere con il carbone ed è entrato nell’uso comune in riferimento all’azione della mafia nel mascherare alcune azioni criminali, attuando una vera e propria delegittimazione morale degli avversari. Il film viene trasmesso in questa data speciale, in cui si celebra la Giornata della Legalità, ed è un omaggio della rete ammiraglia Rai al ricordo della strage di Capaci.



Con regia di Isabella Leoni, il film racconta una triste storia di mafia che riguarda un imprenditore che si è ribellato al pizzo, pagandone le pesanti conseguenze. Nel cast figurano nomi ben conosciuti sul panorama italiano: Fabrizio Ferracane, Manuela Ventura, Christian Roberto, Flavia Orecchi, Costantino Comito, Andrea Tidona, Gaetano Aronica e Fortunato Cerlino.

La trama del film Mascaria: le calunnie della mafia distruggono la vita di un imprenditore coraggioso

In Mascaria si narra la vicenda di Pietro Ferrara. Si tratta di un costruttore siciliano, costretto a pagare il pizzo alla mafia per poter lavorare. Tuttavia, Pietro non ci sta e decide coraggiosamente di denunciare. Come avviene fin troppo spesso in questi casi, l’accusatore diventa ben presto l’imputato: dopo aver causato l’arresto di numerosi mafiosi, infatti, viene organizzato un contrattacco dai criminali che consiste in una delegittimazione pubblica di Pietro, accusato dal capomafia Gaetano Rizzo di essere suo complice in affari.



L’imprenditore, dunque, ottiene dal processo proprio il contrario di ciò che aveva sperato. La criminalità sembra vincere ancora una volta grazie alla tecnica sopracitata: macchiare la reputazione di persone che cercano di combattere contro la criminalità, in modo da isolarle e toglier loro qualsiasi tipo di supporto sociale. Tutto ciò ha inevitabilmente conseguenze disastrose: dalla vita dei figli, che Pietro cerca di esporre il meno possibile per non metterli a rischio, all’azienda che viene esclusa dalla white list necessaria per accettare gli appalti pubblici, alla vita con la moglie Mimma, tutto viene colpito dal mascariamento. Ma Pietro non è solo, con lui c’è l’avvocato Baldani, che cercherà in ogni modo di difenderlo.