Mascherina sì o no a scuola per i bambini in vista del tanto atteso ritorno tra i banchi previsto per metà settembre? È questo uno degli annosi nodi ancora da sciogliere dopo che il Comitato Tecnico Scientifico ha confermato le regole per il ritorno in aula scatenando le critiche di una parte dei genitori secondo cui l’obbligo per i propri figli di indossare la mascherina andrebbe tolto. Come è noto nel nostro Paese sono tenuti a portarla i bimbi dai 6 anni su mentre in altri Paesi la soglia minima d’età è stata innalzata a 11. Tra i motivi del contendere che hanno visto alcune associazioni di genitori alzare la voce c’è il fatto che la mascherina per i loro figli potrebbe diventare una tortura oltre ad alcuni dubbi circa l’efficacia dell’obbligo stesso, senza dimenticare infine il problema di come assicurarsi che i bambini indossino sempre le medesime mascherine durante le ore di lezione o non se le tolgano. Da qui ecco una riflessione last minute che, in vista della riapertura delle scuole, potrebbe anche portare a un parziale dietrofront.
MASCHERINA OBBLIGATORIA A SCUOLA: I DUBBI DI GENITORI E INSEGNANTI
Come riportato dal quotidiano “La Stampa”, secondo Angela Nava, presidente del comitato “Genitori Democratici”, l’obbligo della mascherina per i bambini andrebbe revocato anche se non si transige sul fatto che vada fatta interiorizzare ai più piccoli quella che la diretta interessata definisce una “cultura della salute e della prevenzione”, dedicandosi inoltre alla formazione di docenti, alunni ed operatori scolastici. Anche i rappresentanti del cosiddetto “Manifesto dei 500”, un’associazione che riunisce insegnati e famiglie a difesa della scuola pubblica, hanno espresso dei dubbi ricordando anche l’affollamento a cui andranno incontro alcune classi: a loro dire si dovrebbe pensare a organici aggiuntivi per garantire un effettivo distanziamento ed evitare così di far indossare le mascherine. Infine qualcuno ricorda anche che le mascherine dovrebbero in alcuni casi essere cambiate e potrebbe non essere igienico che a farlo siano i bambini stessi, pur ammettendo che per tutelare la salute alla fine quello delle mascherine è una sorta di “male minore” da tollerare.