Trovare qualcosa di anormale nel cibo è sempre una cosa disgustosa, se poi “l’intruso” è una mascherina chirurgica lo è ancora di più. A fare questa drammatica scoperta è stata Larua Arber, la mamma di una bambina di sei anni, che ha visto la propria figlia quasi soffocare dopo aver ingoiato parte del dispositivo di protezione “camuffato” in un Chicken Nuggets, le famose crocchette di pollo di McDonald’s. La vicenda è riportata dall’edizione 5 agosto de Il Messaggero, ripresa dal tabloid britannico Daily Mail, e racconta quanto accaduto nelle sede della nota catena di panini di Aldershot, nell’Hampshire (Gran Bretagna, circa 70 chilometri a ovest di Londra). La Arber aveva deciso di ordinare le classiche crocchette di pollo, ma ad un certo punto ha notato che la figlia Maddie stava facendo molta fatica a mangiarle, per poi iniziare a tossire in maniera veemente. A quel punto la donna non ci ha pensato due volte ed ha messo due dita in gola alla bimba, tirando fuori ciò che le stava ostruendo le vie respiratorie.



MASCHERINA CHIRURGICA NELL’HAPPY MEAL: LE SCUSE DEL MCDONALD’S

Ed è stato in quel momento che ha fatto la terribile scoperta: un inconfondibile pezzo blu di una mascherina chirurgica, quelle che stiamo utilizzando ormai da quasi sei mesi a questa parte causa epidemia di coronavirus. Ma non finisce qui perchè altri pezzi della mascherina sono stati trovati in altre crocchette di pollo, a conferma che qualcosa deve essere andato storto. Una volta fatta la terribile scoperta, la donna ha chiamato la filiale al telefono per poi recarsi di persona sul posto e parlare con il direttore, ma questi non ha porto le proprie scuse, dicendo che le pepite di pollo non le avevano cucinate loro in quanto arrivano già pre-cotte. «La cosa peggiore – il commento della madre – è che hanno continuato a servirli – e se fossi uscito dalla stanza e mia figlia fosse soffocata? Potrebbe essere morta». Un portavoce di McDonald’s ha poi dichiarato, facendo marcia indietro: «Siamo spiacenti per la brutta esperienza della nostra cliente. La sicurezza alimentare è della massima importanza per noi e poniamo grande enfasi sul controllo di qualità, seguendo rigorosi standard per evitare eventuali imperfezioni. Quando la questione è stata portata all’attenzione del nostro personale, ci siamo scusati, abbiamo offerto un rimborso completo e abbiamo chiesto al cliente di restituire l’articolo in modo da poter indagare ulteriormente sulla questione e isolare il prodotto interessato».

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