Ritorna l’obbligo di mascherina a scuola in Francia e in Germania: la notizia è stata ufficializzata in queste ore dai portavoce delle due nazioni, peraltro a pochi giorni di distanza dal ponte di Ognissanti. Per quanto concerne la situazione nel Paese transalpino, a illustrarla è stato il rappresentante governativo Gabriel Attal, il quale ha evidenziato che saranno 39 i dipartimenti della nazione nei quali gli studenti dovranno indossare i dispositivi di protezione individuale all’interno delle rispettive classi.



“Non appena la situazione si deteriora, ovviamente per motivi di sicurezza sanitaria, e voglio dire purtroppo, dobbiamo riattivare una serie di misure che avevamo revocato quando le cose erano migliorate”, ha asserito Attal dopo il Consiglio dei Ministri, secondo quanto riportato da Bfmtv, aggiungendo: “Per questa ragione, dalla prossima settimana nei dipartimenti dove il tasso di incidenza si è purtroppo stabilizzato sopra i 50 casi ogni 100mila abitanti, il protocollo scolastico passerà dal livello 1 al livello 2 e la mascherina tornerà obbligatoria nelle scuole interessate. Si tratta di scuole ubicate in 39 dipartimenti”.



MASCHERINA OBBLIGATORIA A SCUOLA IN FRANCIA E IN GERMANIA: “NON ALL’APERTO”

Come si suol dire in questi casi, se Atene piange, Sparta non ride. Anche la Germania, così come la Francia, si ritrova a dovere fare i conti con la ricomparsa della mascherina a scuola. Ne sa qualcosa, in tal senso, il Land tedesco della Baviera, che, come riferito dall’agenzia di stampa nazionale Adnkronos, ha deciso di reintrodurre l’obbligo di indossare le mascherine nelle classi, a fronte di un aumento dei casi di contagio da Coronavirus.

Una misura che entrerà in vigore non appena gli studenti faranno rientro dall’attuale periodo di vacanza e che sarà imposta per una settimana nelle scuole primarie e due settimane nelle scuole di grado superiore: “Dal prossimo 8 novembre sarà in vigore l’obbligo di indossare le mascherine durante le lezioni e nei punti di ritrovo nelle strutture scolastiche, anche se non all’aperto”, ha affermato il ministro della Cultura, Michele Piazolo.