Anche voi siete tra coloro che, indossando la mascherina per uscire di casa, avete provato una sensazione di soffocamento o accusato mal di testa? Ebbene, allora vi diciamo che la vostra è stata una reazione psicologica e non fisica. O meglio: non lo affermiamo direttamente noi de ilSussidiario.net, bensì Antonio Ferro, vicepresidente SItI, Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. L’ha dichiarato al periodico online “Sanità Informazione”, aggiungendo che tale dispositivo di protezione individuale, nonostante la nascita di diversi movimenti “no mask” in Europa e negli USA, non arreca alcun danno alla nostra salute. “Soltanto in due casi le mascherine possono creare squilibri alla capacità di ossigenare il sangue – ha precisato il dottor Ferro –: durante l’attività fisica e alle persone che soffrono di asma o altre particolari patologie. Ma si tratta di casi davvero rari. Per i bambini sotto i sei anni d’età non è obbligatoria, ma è preferibile che venga utilizzata”.
MASCHERINA NON NUOCE ALLA SALUTE: QUALI SCEGLIERE, PERÒ?
Nel corso del suo intervento sulle colonne di “Sanità Informazione”, il dottor Andrea Ferro ha ribadito come non vi sia un’unica tipologia di mascherina e che, proprio per questo, la sensazione provata indossandola cambia a seconda del tipo scelto. “Gli operatori sanitari, soprattutto quelli che lavorano all’interno dei reparti Covid che devono indossare tutto il giorno la mascherina Ffp3 e non quella di tipo chirurgico consigliata al resto della popolazione, di norma non riescono a sostenere turni più lunghi di tre ore”. Immancabile, poi, l’invito a tutti i lettori, e più in generale alla popolazione italiana, di fare un uso consapevole delle mascherine: “In questo particolare momento storico è ancora fondamentale non abbassare la guardia e utilizzarle soprattutto al chiuso, ma anche all’aperto laddove le persone siano vicine, in quanto non bisogna mai escludere la presenza di asintomatici. La mascherina deve aderire bene alla faccia e non dev’essere portata con il naso all’esterno o sotto il mento. Deve essere tolta partendo dall’orecchio, facendo attenzione a non toccarne la parte esterna”.