Il grave contesto epidemiologico generato dalla pandemia di Coronavirus ha reso indispensabile l’approvvigionamento da parte della popolazione italiana (e non solo) di mascherine, messe in vendita dal Governo a 50 centesimi. Tuttavia, in queste settimane e soprattutto nelle ultime ore è stata riscontrata grande difficoltà nel reperimento di tali dispositivi di protezione individuale, ormai costantemente nel novero dei desiderata di qualsiasi cittadino. A cosa è dovuta questa fase di impasse, oltretutto da arginare il prima possibile a tutela della salute pubblica? L’ha risposta è stata fornita direttamente da Marco Cossolo, presidente di Federfarma, all’ANSA: “Nella quasi totalità delle farmacie dove sono state consegnate a prezzo calmierato, per esempio a Roma, le mascherine chirurgiche sono già finite. Non sono state ancora consegnate in altre grandi città come Milano e Torino e c’è ancora stallo sulla carenza di mascherine”. Un grave ritardo sui tempi di produzione e di distribuzione, dunque? Parrebbe proprio di sì. “I farmacisti – ha aggiunto Cossolo – sono disponibili alla vendita, ma le ingenti quantità promesse, affinché queste ultime fossero nella disponibilità delle farmacie, purtroppo non sono arrivate. Su questo siamo punto e a capo”. Ora come non mai, la speranza è che le tempistiche possano essere drasticamente accorciate, dal momento che la Fase 2 è già entrata in vigore.