Le mascherine usate con assiduità durante la pandemia di Covid-19 adesso non sono più obbligatorie neanche nei reparti di ospedale in cui sono ricoverati pazienti fragili, ma solo raccomandate. Ciò in virtù del fatto che, come riportato da SkyTg24, l’ordinanza di riferimento è scaduta lo scorso 30 giugno e non è stata rinnovata dal Governo di Giorgia Meloni. Adesso dunque spetterà alle singole strutture sanitarie decidere il protocollo da attuare in base alle condizioni e al grado di pericolo.
Le nuove regole sono state specificate anche in una circolare del Ministero della Salute, che raccomanda ai direttori sanitari “di valutare l’opportunità di disporre l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei propri contesti”, tenendo conto nello specifico di diversi fattori come “della diffusione dei virus a trasmissione aerea, delle caratteristiche degli ambienti nonché della tipologia di pazienti, lavoratori o visitatori che li frequentano”.
Le reazioni all’annullamento dell’obbligo di indossare le mascherine in ospedale
La comunità scientifica ha accolto positivamente la decisione di non continuare a fare dì che le mascherine anti Covid-19 fossero obbligatorie in ospedale, ma al contempo ritengono che sia necessario analizzare periodicamente gli scenari ed eventualmente optare per delle misure preventive. Condividiamo e apprezziamo la scelta del Ministero della Salute di affidare al direttore sanitario la responsabilità di assumere decisioni in ordine alla necessità di utilizzare le mascherine in reparto, come tutti gli altri dispositivi di protezione”, ha affermato all’Ansa Giovanni Migliore, presidente della Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere.
In più dovranno essere perseguite delle linee guida volte ad azzerare i rischi nelle strutture sanitarie, ad esempio con il lavaggio frequente delle mani, la pulizia costante degli ambienti e la disinfezione delle superfici con disinfettanti attivi contro i microrganismi, una adeguata ventilazione e la corretta gestione dei rifiuti.