Dall’1 ottobre diremo forse definitivamente addio alle mascherine. Nel giro di 48 ore, infatti, il dispositivo di protezione individuale che di fatto indossiamo da più di due anni e mezzo, verrà dismesso ovunque, anche negli ultimi luoghi dove vigeva ancora l’obbligo. Scadrà infatti il 30 settembre l’ordinanza circa la necessità di salire sui mezzi pubblici, quindi treni, bus e metro, ma anche recarsi presso gli ospedali, gli ambulatori medici e le Rsa, indossando appunto la mascherina. Una decisione che sta facendo storcere il naso qualche addetto ai lavori, alla luce del fatto che negli ultimi giorni i contagi sono tornati a salire in maniera evidente, complice la riapertura delle scuole, il ritorno dalle vacanze, l’elevata circolazione della popolazione e anche il freddo che ha spazzato via definitivamente la lunga estate 2022.
Al momento non sembra comunque essere all’ordine del giorno da parte del governo Mario Draghi, in carica per ancora un paio di settimane, l’intenzione di prorogare l’obbligo, di conseguenza toccherà al prossimo esecutivo a firma Centrodestra decidere il da farsi. In ogni caso, come sottolinea TgCom24.it: “il silenzio dell’ultimo periodo da parte delle istituzioni fa pensare che nella strategia di contrasto al Covid ci sarà un cambio di passo”.
MASCHERINE STOP DALL’1 OTTOBRE: IL 31 OTTOBRE ALTRA SCADENZA
A far preoccupare sono in particolare ospedali e Rsa, per ovvie ragioni, di conseguenza non è da escludere che la sospensione dell’obbligo delle mascherine possa essere solo temporanea, in attesa di un eventuale ritorno in questi luoghi a rischio, soprattutto se i casi di covid dovessero ulteriormente aumentare.
Il 31 ottobre, poi, scadrà un’altra importante misura anti covid, visto che cesseranno di avere effetto i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro, che prevedono ad esempio l’uso delle mascherine al chiuso in alcuni casi, la misurazione della temperatura in entrata, e altre accortezze. Infine, il 31 dicembre 2022 sarà la volta dell’addio al green pass per operatori sanitari, ricoverati e visitatori negli ospedali e nelle Rsa.