L’obbligo di indossare le mascherine non è ancora caduto del tutto, eppure si registra già una “dipendenza” dai dispositivi di protezione. Ciò riguarda anche i bambini, per i quali le mascherine sono diventate come un ciuccio. Il problema è che, dopo due anni col volto “coperto”, aumentano le difficoltà degli allievi delle scuole primarie, in quanto solo 4 volte su 10 i bambini più piccoli riescono a riconoscere le loro espressioni. “Quando è scoppiata l’emergenza abbiamo spiegato a nostra figlia perché fosse importante tenerla. Ma oggi posso dire che l’ha capito fin troppo bene. E ora mi ritrovo a insistere per fargliela togliere“, racconta una mamma a Repubblica. Si può parlare di una specie di dipendenza da mascherina, un fenomeno diffuso proprio in questa fase in cui cominciano a cadere le restrizioni anti Covid.
C’è un padre che afferma di provare a “disintossicare” il figlio che addirittura va a scuola con due mascherine e arriva ad urlare se si ritrova senza fuori casa. Se per gli adulti indossare la mascherina è diventato un gesto consapevole dopo due anni di pandemia, anche per senso di responsabilità, non solo per obbligo, per i bambini invece c’è molto altro dietro le mascherine. “Ho un ragazzo che dorme con la mascherina. I genitori sono preoccupati e in qualche caso li stiamo indirizzando al nostro psicoterapeuta“, dichiara Piera Guglielmi, presidente dell’Ic Visconti di Roma.
“EMOZIONI MASCHERATE”: ALLARME DI GENITORI E SCUOLE
Si può parlare di una “sorta di fobia nei confronti del virus che nasconde la paura di crescere, affrontare la realtà, le relazioni, in altre parole la paura di vivere“. Di questo fenomeno si stanno accorgendo ora genitori e insegnanti. A lanciare l’allarme anche i medici, secondo cui un giovane su 10 vive uno stato di disagio psicologico legato alle mascherine. Per i bambini è diventata “sinonimo di sicurezza, di vita e quindi di futuro, attribuendo ad essa il valore di oggetto transizionale, simile al ruolo del ciuccio“, afferma Emanuele Caroppo, referente regionale per l’Oms per il Covid e la salute mentale. I danni causati da questa dipendenza non sono solo psicologici, ma emergono problemi anche per quanto riguarda lo sviluppo emotivo.
“Da due anni mettiamo i bambini di fronte a emozioni mascherate, questo può avere implicazioni sia a breve che a lungo termine sul riconoscimento delle espressioni e le emozioni associate“, avverte Renata Tambelli, professoressa di psicopatologia dell’infanzia alla Sapienza. La conferma arriva da uno studio dell’anno scorso, da cui è emerso che solo 4 volte su 10 i bambini riescono a riconoscere le espressioni nelle persone coperte dalle mascherine. Ciò ha implicazioni cognitive e sociali: “Paure, fobie, comportamenti limitativi e di interferenza sullo sviluppo“, conclude la docente. Ma la politica non ha mai preso in considerazione questo aspetto.