Il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, dopo un colloquio telefonico col ministro degli esteri cinese Wang Yi, ha annunciato come Pechino sia disposta a fornire all’Italia 1000 ventilatori polmonari, oltre a 2 milioni di mascherine, che iniziano ormai a scarseggiare nei presidi sanitari italiani e negli ospedali. Oltre alle mascherine dovrebbero arrivare dalla Cina anche 20 mila tute protettive per il personale sanitario e 50 mila tamponi per i test sul coronavirus. Di Maio ha sottolineato come la Cina abbia preso molto a cuore l’invio di materiali all’Italia, che è diventato ormai proprio dopo quello asiatico il paese alle prese con la crisi più profonda legata al coronavirus. Uno slancio che Di Maio ha affermato sarà corrisposto dalla priorità da parte dell’Italia nel rifornirsi presso le aziende cinesi per l’acquisto di ventilatori polmonari, ormai indispensabili per i numerosi pazienti in rianimazione. (agg. di Fabio Belli)
MASCHERINE FFP3 E FFP2 PER CORONAVIRUS: L’INIZIATIVA AD ANDRIA
L’emergenza coronavirus in Italia sta richiedendo al personale medico e infermieristico in trincea uno sforzo immane. Le dovute protezioni, come guanti e mascherine in grado di arginare il virus, non sempre sono però abbastanza per fronteggiare la minaccia rappresentata dal Covid-19. Capita così, allora, che il tipico ingegno italico debba mettersi all’opera per vedere di rimediare alle carenze del sistema. In che modo? Ad esempio come hanno fatto gli infermieri del reparto di rianimazione dell’ospedale Bonomo di Andria, trasformando vecchie lenzuola in mascherine in grado di proteggere naso e bocca. Quando si dice: fare di necessità virtù. Come riportato da La Repubblica, “i paramedici hanno preso ago, filo e macchina per cucire e con biancheria da letto dismessa, perchè sostituita da più igienici kit monouso, hanno realizzato dispositivi di protezione riutilizzabili, sterili e resistenti”. Nell’attesa che arrivino le mascherine vere…(agg. di Dario D’Angelo)
MASCHERINE FFP3 E FFP2 PER CORONAVIRUS: FRODE A BARI
In tempi di Coronavirus, nei quali risulta agevole fare leva sui timori e sull’angoscia della popolazione italiana, non mancano purtroppo gli speculatori. Rientrano in questa spiacevole e affatto lusinghiera casistica i cosiddetti “spacciatori di mascherine”, mai come in questo momento tanto richieste sul mercato. Come riferisce una nota dell’agenzia ANSA, in queste ore la Guardia di Finanza ha eseguito perquisizioni all’interno di trenta società ubicate in ventidue Comune della provincia di Bari. L’indagine, volta a portare alla luce alcune presunte manovre fraudolente in materia di commercializzazione di mascherine protettive e di presidi medico-chirurgici disinfettanti. Sono stati sequestrati in tutto 30mila prodotti, quali mascherine, gel e salviette per le mani, per un valore commerciale stimato attorno ai 220mila euro. Come dichiarato dagli uffici della Procura, “c’è chi approfitta dell’attuale contesto emergenziale di natura sanitaria che sta interessando il nostro Paese a causa della sempre crescente diffusione del Covid-19”. Occhio alle truffe, dunque, che avvengono anche online e che hanno indotto Facebook e Instagram ad adottare contromisure interessanti. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
MASCHERINE FFP3 E FFP2 PER CORONAVIRUS: COME INDOSSARLE E RIMUOVERLE CORRETTAMENTE
Le mascherine FFP3 e FFP2 proteggono realmente dal Coronavirus, ma solo se indossate nella maniera corretta. Lo riferisce l’OMS, che ha rilasciato alcune istruzioni di base, rivolte in particolar modo al personale sanitario; innanzitutto, occorre pulire le mani con un disinfettante a base di alcol o con acqua e sapone. Poi, nel coprire la bocca e il naso, bisogna assicurarsi che non vi siano spazi fra il volto e il dispositivo, facendo in modo che quest’ultima copra fin sotto il mento. Non si deve inoltre in alcuna misura toccare la mascherina durante il suo utilizzo; se è necessario farlo, pulire prima le mani con un detergente a base di alcol o acqua e sapone. Importante poi anche il buon senso: se ci si accorge che la mascherina è umida, sostituirla prontamente con una nuova, senza riutilizzare quella monouso. Peraltro, esistono anche alcuni criteri da osservare per rimuovere la mascherina, slacciandola dalla sua parte posteriore ed evitando nella maniera più assoluta il contatto con la sua porzione anteriore. Dopodiché, non dovrà essere recuperata, ma gettata prontamente in un contenitore chiuso, disinfettandosi ulteriormente le mani con grande accuratezza. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
MASCHERINE FFP3 E FFP2 PER CORONAVIRUS: UTILI A PREVENIRE IL CONTAGIO
L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha fatto allarmare tutti facendo schizzare il prezzo della mascherine Ffp3 ed Ffp2 che rappresentano uno dei mezzi per difendersi dal contagio. Queste due tipologie di mascherine, infatti, sono le migliori in commercio per difendersi dal virus che sta allarmando da settimane tutto il nostro Paese. La Ffp3 è in grado di filtrare il 98%, mentre le Ffp2 il 92% di sostanze dannose per la salute. A raccomandare l’utilizzo della mascherina è stata proprio l’Organizzazione mondiale della sanità sia in caso di sospetto di contagio da coronavirus che nel caso in cui ci si prenda cura di un familiare che ha contratto il virus Covid-19. Intanto online e nei negozi è caccia alle mascherine con prezzi davvero assurdi che hanno spinto anche la Guardia di Finanza ad intervenire per evitare sciacallaggio. Intanto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile a Roma ha annunciato: “l’obiettivo della Protezione civile è arrivare a distribuire tre milioni e 700 mila mascherine» modello Fp2-Fp3, quelle note comunemente per avere il filtro, entro il 29 marzo”. Non solo, Borrelli ha rivelato in anteprima “stiamo firmando una serie di contratti che dal 12 marzo al 30 aprile ce ne metteranno a disposizione 22 milioni”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
MASCHERINE FFP3 E FFP2 DOVE COMPRARLE: FACEBOOK CONTRO SCIACALLI
La decisione di Facebook e Instagram di sospendere le pubblicità sulle mascherine e oscurare le fake news sul Coronavirus è stata confermata da Rob Leathern, direttore per la gestione dei prodotti. La società di Menlo Park ha spiegato di essere stata obbligata a porre un freno al tentativo di certi utenti di speculare sull’emergenza, quindi spariscono le pubblicità sulle mascherine FFP2 e FFP3. Negli ultimi giorni erano cresciuti in maniera esponenziale gli annunci di utenti che approfittano dell’epidemia e della preoccupazione delle persone per vendere i prodotti più ricercati del momento. «Le scorte sono scarse, i prezzi sono aumentati e siamo contro le persone che sfruttano questa emergenza di salute pubblica», ha twittato Adam Mosseri, CEO di Instagram. In parallelo è stato aperto un canale preferenziale verso le fonti ufficiali, con un pop-up informativo per invitare gli utenti a consultare i siti del Ministero della Salute e dell’Oms. (agg. di Silvana Palazzo)
MASCHERINE FFP3 CORONAVIRUS, DOVE COMPRARLE? INTROVABILI A MILANO
Dove comprare le mascherine per proteggersi dal Coronavirus? La caccia a quelle FFP2 e FFP3 sono ripartite. Supermercati e negozi sono aperti a Milano, gli ingressi sono contingentati, quindi ci si mette in fila per fare la spesa e si arriva ad aspettare 10-15 minuti per entrare, ma anche se non ci sono gli assalti delle scorse settimane, sugli scaffali le mascherine sono introvabili. E lo stesso nelle farmacie, che infatti espongono un cartello per respingere i milanesi che sono a caccia di sistemi di protezione. A tal proposito, si stanno diffondendo tutorial in Rete per realizzare mascherine fai da te, ma se sono sconsigliate quelle chirurgiche, figurarsi quanto possono essere efficaci queste. Considerando che non c’è l’obbligo di indossarle, perché dovrebbero portarle solo le persone contagiate, non lasciatevi prendere dal panico se non riuscite ad acquistare le mascherine per voi e i vostri cari. (agg. di Silvana Palazzo)
MASCHERINE CORONAVIRUS, CONSIGLI “NON SERVONO SE…”
Indossare le mascherine è utile per contrastare la diffusione del Coronavirus? Dipende: quelle chirurgiche e antismog non servono a molto, perché non sono progettate per difendere dai virus. L’associazione di categoria Assosistema Safety, che rappresenta i maggiori produttori e distributori dei Dpi (dispositivi di protezione individuali e collettivi) fornisce tre importanti consigli, riportati dal Sole 24 Ore. In primis, distinguere le maschere di protezione respiratoria da quelle chirurgiche o antismog. Solo le Dpi proteggono dai virus. Bisogna scegliere quelle FFP2 e FPP3 conformi alla EN 149. «Hanno un’efficacia filtrante del 92% e del 98%», spiega Alberto Spasciani, vicepresidente di Assosistema Safety. Queste sono idonee anche per proteggersi da “agenti biologici aerodispersi” come i virus. Infine, il consiglio su come indossare correttamente le mascherine. Può sembrare banale, ma se indossate male si rendono inutili. «Bisogna indossare il Dpi correttamente, avendo cura di seguire le istruzioni del fabbricante e verificando la tenuta della maschera al volto dell’operatore. Questo è fondamentale per garantire la protezione, dato che anche il dispositivo più sofisticato indossato in maniera non corretta non serve a nulla». (agg. di Silvana Palazzo)
MASCHERINE CORONAVIRUS, AVVIATO ITER ACQUISTO
L’iter per l’acquisto di mascherine chirurgiche è stato avviato: così si aggira il blocco dell’export messo in campo da Francia e Germania, su cui sono scoppiate le polemiche nel recente Consiglio dei ministri della Salute dell’Unione europea. Si arriverà quindi alla distribuzione di 22 milioni di “pezzi” a partire dal 12 marzo per raggiungere l’obiettivo il 30 aprile. Facebook e Instagram intanto hanno messo al bando le pubblicità di mascherine. Un nuovo giro di vite per arginare truffe e fake news online sull’emergenza Coronavirus. Dunque, le piattaforme di Menlo Park hanno imposto una sospensione temporanea degli annunci commerciali relativi a mascherine e ad altri dispositivi sanitari su cui si è scatenata la caccia all’acquisto nelle ultime settimane. Nel frattempo, in Italia si lavora per fornire gli ospedali delle agognate 5mila postazioni di terapia intensiva. Con una procedura d’urgenza ci sarà in quattro giorni la consegna dei kit per allestire le postazioni di rianimazione. Il costo è di 185 milioni: in poche ore si procederà dunque con l’aggiudicazione.
CORONAVIRUS, 22 MILIONI DI MASCHERINE E 5MILA KIT RIANIMAZIONE
La gara, sulla base di un decreto del Capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che agisce per conto del governo, è stata affidata a Consip, che ha pubblicato la proceduta negoziata, quindi la gara per l’acquisto dei dispositivi. Oltre alle mascherine, arriveranno al più presto negli ospedali indicati come prioritari dalla Protezione civile ben 1.800 ventilatori polmonari ad alta intensità per la terapia intensiva, 3.200 ventilatori polmonari per terapia subintensiva a turbina, 5mila monitori, 351.250 accessori per ventilatori polmonari, pompe infusionali e peristaltiche. Si tratta dunque di un kit completo, al netto di brande e materassi, per allestire una postazione di terapia intensiva. Ma la Protezione civile nel weekend ha raggiunto un accordo con la società italiana Siare engineering, individuata dalla Consip, che produce postazioni di terapia intensiva ed è pronta a fornire da magazzino 320 pezzi. Ma Invitalia, braccio del Tesoro, per ampliare le linee di produzione interverrà economicamente, l’Esercito invece con 25 tecnici a supporto dell’azienda. L’obiettivo è garantire 500 respiratori al mese.