I fratelli Tulumello, Carmelo e Giovanni, entrambi con ruoli di primo livello nella pubblica amministrazione, si sono ritrovati a dover fare i conti con una polemica politica per via di alcune decisioni prese rispetto a due importanti temi legati alla lotta al Covid: l’acquisto di mascherine e le cure domiciliari. A ripercorrere la faccenda è il quotidiano La Verità che rammenta come il primo, Carmelo Tulumello, 49enne, sia stato nominato a capo della protezione civile della Regione Lazio da Zingaretti nel novembre 2016. Un ruolo ricoperto dopo 15 anni a capo della Polizia locale di Rieti e poi dell’omonima Provincia. Fu lui, nella prima fase della pandemia, a firmare le determine relative agli ordini di camici e mascherine fatti dalla Regione Lazio e sempre lui, come raccontò un anno fa La Verità, firmò le revoche e le novazioni dei contratti a Ecotech. Il fornitore aveva promesso una fornitura di 9,5 milioni di mascherine incassando un acconto da 14 milioni ma alla fine furono consegnate solo 2 milioni di mascherine chirurgiche.



A seguito di quella vicenda che fece esplodere un vero e proprio scandalo, con tanto di procedimento penale a carico dei titolari di Ecotech, le opposizioni al consiglio regionale del Lazio chiesero insistentemente la sostituzione di Tulumello. La richiesta è tornata sotto i riflettori nelle passate settimane dopo gli arresti ottenuti dalle Procure di Taranto e di Roma legati ad altre due forniture di mascherine, Biolife e European network.



MASCHERINE E PROTOCOLLO CURE DOMICILIARI, FRATELLI TULUMELLO: È POLEMICA

Giovanni Tulumello è invece salito agli onori delle cronache in questi giorni in merito alla gestione della pandemia. Membro del Consiglio di Stato, nonchè giudice amministrativo al Tar della Sicilia e vice presidente dell’Associazione nazionale magistrati amministrativi e componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, ha assunto il ruolo di relatore e poi estensore del provvedimento emesso dalla terza sezione del Consiglio di Stato relativo al ricorso promosso dall’Aifa e dal Ministero della salute contro il decreto cautelare del Tar del Lazio. Si tratta del decreto che circa tre mesi fa, nel marzi scorso, stabilì che i medici potessero non uniformarsi al protocollo sulle cure domiciliari a livello nazionale che prevede la somministrazione di Tachipirina e “vigile attesa”. La decisione è stata presa da sei giudici e Tulumello è stato solo relatore ed estensore, come ribadito da La Verità. Eppure il suo nome è finito nel vortice delle polemiche esattamente come accaduto da oltre un anno al fratello minore Carmelo. Solo una coincidenza?

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